Ieri sera al Kennedy Center a Washington, doveva svolgersi una serata di celebrazione, ma quando il vicepresidente JD Vance ha preso posto con la moglie Usha per la la loro prima apparizione pubblica dal ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, il pubblico lo ha accolto con sonori fischi e “boo” per circa 30 secondi. Vance era lì per assistere a un concerto della National Symphony Orchestra, diretta da Gianandrea Noseda, con musiche di Shostakovich e Stravinsky. L’episodio riflette l’indignazione per il fatto che Trump abbia personalmente assunto il controllo del Kennedy Center, e abbia epurato il consiglio d’amministrazione. Inoltre, il pubblico si è dimostrato infastidito dalle lunghe attese e dal ritardo di oltre 25 minuti, causato dalle rigide misure di sicurezza, che includevano l’impiego di metal detector all’ingresso.
Lo scorso febbraio, Donald Trump aveva licenziato il presidente del consiglio di amministrazione del Kennedy Center e tredici dei suoi membri, nominando se stesso nuovo presidente e portando al vertice Richard Grenell, suo consigliere per la politica estera e stretto alleato. Tra i nuovi membri del consiglio Trump ha infatti nominato amici, alleati e le loro consorti tra cui anche Usha Vance.
“Abbiamo preso il controllo del Kennedy Center”, aveva dichiarato Trump all’epoca. “Non ci piaceva ciò che veniva messo in scena e altre cose. Ci assicureremo che sia di qualità e che non sia woke. Basta woke in questo paese,”aveva puntualizzato Trump. Nel frattempo, La resistenza alla presa di controllo del Kennedy Center da parte di Trump è già in atto: i produttori del musical Hamilton hanno annullato la loro prevista rappresentazione per il 2026 e diversi artisti hanno cancellato le proprie esibizioni.