In risposta alle affermazioni di Donald Trump su una possibile annessione della Groenlandia da parte degli Stati Uniti, il leader dei Demokraatit nonché probabile nuovo primo ministro locale, Jens-Frederik Nielsen, ha respinto fermamente questa eventualità.
“Non vogliamo essere americani. Non vogliamo essere danesi. Vogliamo essere groenlandesi e vogliamo la nostra indipendenza in futuro”, ha dichiarato quest’ultimo, “vogliamo costruire il nostro Paese da soli”.
Dal canto suo, il presidente statunitense, nel corso di un incontro con Mark Rutte, segretario generale della NATO, aveva accolto con favore la vittoria del centrodestra in Groenlandia, affermando: “Penso sia una cosa positiva per noi”. Il leader MAGA ha poi parlato nuovamente della possibilità di annettere il territorio, spiegando: “Credo che succederà, è inevitabile”.
Sulla vicenda è intervenuto anche il primo ministro uscente, Múte Egede, che già nel recente passato aveva respinto con decisione le affermazioni di Trump riguardanti il futuro dell’isola.
“Basta così”, ha detto il leader politico locale, “La gente non può continuare a mancarci di rispetto. Il presidente americano ha evocato ancora una volta l’idea di annetterci. Non posso assolutamente accettarlo. Rispetto il risultato delle elezioni, ma ritengo di avere un obbligo come capo del governo ad interim: ho quindi chiesto all’amministrazione di convocare al più presto i vertici dei partiti”.
Fin dal suo ritorno alla Casa Bianca, il presidente Trump ha affermato che il controllo della Groenlandia da parte degli Stati Uniti potrebbe essere importante per ragioni di sicurezza nazionale, visti anche gli investimenti significativi di Russia e Cina presso la regione artica.
In realtà, già nel corso del suo primo mandato il leader MAGA aveva posto la sua attenzione sull’isola. La Groenlandia, la cui popolazione si aggira introno alle 56.000 unità, è un territorio ricco di risorse naturali come oro, argento, rame e uranio e si ritiene che nelle acque circostanti vi sia un notevole potenziale per l’estrazione di petrolio.
Durante l’incontro con Rutte, Trump ha parlato anche della Danimarca, chiedendosi se il Paese abbia ancora il diritto di rivendicare la Groenlandia per sé. “Una barca è arrivata lì 200 anni fa o qualcosa del genere. E dicono di avere i diritti”, ha detto il presidente statunitense, “Non so se è vero. Non credo che lo sia, in realtà”.