Dazi del 200% su vini, champagne e prodotti alcolici provenienti dall’Unione Europea. È l’ultima minaccia di Donald Trump in ritorsione alla decisione di Bruxelles di imporre una tassa del 50% sul whisky bourbon statunitense, prevista a partire dal 1° aprile.
“Se questa tariffa non verrà rimossa immediatamente, gli Stati Uniti imporranno a breve una tariffa del 200% su tutti i vini, gli champagne e i prodotti alcolici provenienti dalla Francia e da altri Paesi dell’UE”, ha tuonato giovedì mattina sul suo profilo Truth Social il presidente, aggiungendo che questa misura sarebbe “fantastica per le aziende di vino e champagne negli Stati Uniti”.
“Gli Stati Uniti non hanno il libero scambio. Abbiamo un “commercio stupido”. Il mondo intero ci sta fregando!!!”. ha scritto Trump giovedì, parafrasando una massima di Franklin D. Roosevelt (“L’unica cosa che dovete temere è la paura stessa”).
L’annuncio di Trump ha fatto tremare i mercati europei. Le azioni dei colossi del settore alcolico hanno subito un crollo immediato: Pernod Ricard ha perso il 3,2%, Rémy Cointreau il 3,8% e LVMH, proprietaria di marchi come Moët & Chandon e Veuve Clicquot, ha registrato un calo dell’1,9%. Anche i principali indici borsistici europei hanno chiuso in negativo, con il Cac 40 francese in calo dello 0,3% e il Dax tedesco dello 0,6%.
Dietro le oscillazioni c’è la paura di un conflitto commerciale che potrebbe trascinare l’economia globale in una recessione. Gli analisti sono concordi nel ritenere che i dazi, sia quelli imposti da Trump che le ritorsioni europee, rischiano di danneggiare tutti.
Sin dall’insediamento, Trump ha dichiarato guerra aperta ai partner commerciali americani, accusandoli di sfruttare l’economia statunitense. Il primo atto della strategia MAGA sono stati i dazi del 25% sull’importazione di acciaio e alluminio, entrati in vigore lo scorso mercoledì. L’UE ha perciò risposto con un pacchetto di ritorsioni del valore di 26 miliardi di euro, che include appunto la tassa sul whisky bourbon.
Ma Trump non ha gradito la reazione europea. “L’UE è stata creata con il solo scopo di sfruttare gli Stati Uniti”, ha detto l’inquilino della Casa Bianca, definendo il blocco europeo “una delle autorità fiscali e tariffarie più ostili e abusive al mondo”.
Ursula von der Leyen, presidente della Commissione Europea, lo aveva a suo modo anticipato mercoledì affermando che “il commercio tra Europa e Stati Uniti ha portato prosperità e sicurezza a milioni di persone, creando posti di lavoro su entrambe le sponde dell’Atlantico”.