Con lo shutdown delle attività federali, che tra poco più di 24 ore verrà imposto se non verrà approvata la proposta avanzata dai repubblicani alla Camera, il partito democratico non sa come respingere l’offensiva della Casa Bianca.
Il leader della minoranza democratica al Senato Chuck Schumer ha dichiarato che il suo partito unito non voterà la proposta di legge approvata alla Camera perché ha accusato i repubblicani di non averli inclusi nei negoziati. Se non si troverà l’accordo, venerdì 14 marzo a mezzanotte scatterà il blocco dei finanziamenti federali. Il testo passato martedì, preparato dai repubblicani che controllano la Camera e sostenuto dal presidente Donald Trump, finanzia il governo per i prossimi sei mesi.
“Il finanziamento del governo – ha detto Schumer in aula – è sempre stato il risultato di un accordo bipartisan, ma i repubblicani hanno scelto una strada di parte redigendo da soli la risoluzione senza chiedere alcun contributo ai democratici. Che vadano da soli al voto!”. Il leader della minoranza dem sosterrà una “CR”, una legge ponte, di 30 giorni per negoziare insieme una legge di finanziamento.
La resa dei conti arriva mentre Trump e il suo consigliere miliardario, Elon Musk, stanno smantellando le agenzie federali e licenziando decine di migliaia di lavoratori. Intanto, l’amministrazione guidata dal GOP intensifica una guerra commerciale con i vicini di casa e gli alleati degli Stati Uniti. I democratici sia al Senato che alla Camera sono sotto forte pressione per dimostrare di essere in grado di poter contrastare in qualche modo queste erratiche decisioni.
I leader democratici delle due Camere avevano organizzato una colazione di lavoro martedì per stabilire le strategie comuni da perseguire, ma dopo due ore di discorsi non è stato trovato l’accordo per un messaggio unificato. Schumer insiste che lo shutdown danneggerebbe ulteriormente i democratici, lasciando mano libera a Musk di fare tagli in tutte le agenzie federali. Ma la base democratica vuole vedere una reazione all’aggressiva agenda della Casa Bianca. Quasi tutti i senatori dem condividono il punto di vista di Schumer, convinti che Trump e Musk alla fine “si impiccheranno con le loro stesse mani”, ha detto il commentatore politico democratico James Carville.
Funding the government should be a bipartisan effort.
But Republicans chose a partisan path, drafting their Continuing Resolution without any input from Congressional Democrats.
Because of that, Republicans do not have the votes in the Senate to pass the House CR.
Our caucus…
— Chuck Schumer (@SenSchumer) March 12, 2025
Il braccio di ferro tra i due partiti per mantenere operative le attività federali fino al 30 settembre, quando scade l’anno fiscale, si preannuncia come una battaglia lunga e con i democratici che non riescono un fronte unitario. A indispettire maggiormente l’opposizione sono stati i tagli apportati ai finanziamenti già approvati dal Congresso. Ciò nonostante il senatore dem John Fetterman ha già detto che voterà a favore per evitare lo shutdown.
I repubblicani controllano entrambi i rami del Congresso. La Camera ha votato con 217 favorevoli e 213 contrari, per lo più in linea con il partito per approvare il disegno di legge. Il deputato Thomas Massie del Kentucky è stato l’unico repubblicano a opporsi e il deputato Jared Golden del Maine è stato l’unico democratico a sostenerlo. Ma al Senato, con 53 repubblicani e 47 democratici, per passare la proposta è necessaria la super maggioranza di 60 voti in modo da poter bloccare l’ostruzionismo. Il senatore repubblicano Rand Paul ha già detto che si opporrà, quindi il GOP hanno bisogno di otto democratici che si uniscano a loro per impedire il filibuster.
“Votare contro questa proposta di legge significa sostenere le comunità e le famiglie che contano sui finanziamenti federali che i repubblicani stanno tagliando – ha detto la senatrice Patty Murray –. Dobbiamo difendere i nostri elettori qui al Congresso”. Murray e la principale democratica della Commissione per gli stanziamenti della Camera, la deputata Rosa DeLauro, hanno presentato un piano alternativo all’inizio di questa settimana ma i repubblicani già hanno detto che non lo prenderanno in considerazione.
I voted against this Republican full-year CR, and several of my Republican colleagues voted in favor of a CR for the first time, for the same reason: It gives Elon Musk and President Trump a blank check and cuts vital programs our families rely on.https://t.co/kY4uDwHAnB
— Rosa DeLauro (@rosadelauro) March 13, 2025
La decisione che i democratici prenderanno dirà molto su come intendono gestire l’opposizione. Sono sotto un’enorme pressione per reagire alla furia dei decreti presidenziali di Trump e nello stesso tempo temono che lo shutdown possa indebolire ulteriormente la loro forza politica.
Dietro le quinte Schumer manovra per evitare la chiusura delle attività di governo e per questo sta cercando di rompere il fronte unito pro Trump dei senatori repubblicani proponendo una CR di 30 giorni. “Questa strategia è emersa dopo la riunione di ieri”, ha detto il senatore democratico Tim Kaine.
Per ora non c’è nulla di definitivo. Il leader della maggioranza repubblicana al Senato John Thune ha detto che le idee di Schumer non si sono tramutate in una proposta, aggiungendo: “siamo aperti a quelle conversazioni e discussioni”.
“Se si vota per lo shutdown – ha detto ai giornalisti il senatore democratico John Hickenlooper – Trump e Musk avranno mano libera. Chissà per quanto tempo terranno chiuso il governo in modo da avere il controllo totale”.
Anche il senatore democratico Mark Kelly è contrario allo shutdown. “Soprattutto in questo contesto, quando abbiamo un miliardario non eletto che sta già chiudendo le agenzie federali e con Trump che di sicuro gli darà l’autorità per decidere cosa riaprire e cosa eliminare del tutto”.
I dem progressisti sono sul piede di guerra. Si oppongono alla proposta repubblicana. Il deputato Ted Lieu , vicepresidente del caucus democratico della Camera, ha affermato che chiunque voti per finanziare il governo si assume la responsabilità di qualsiasi cosa negativa venga da Trump e Musk, “quindi chiediamo ai democratici del Senato di votare ‘no'”. “Siamo dalla parte delle famiglie lavoratrici”, ha affermato la capogruppo democratica Katherine Clark. “Ecco perché il nostro messaggio al Senato è di stare dalla nostra parte”.