Nel febbraio 2020, Harvey Weinstein, il magnate del cinema caduto in disgrazia, è stato giudicato colpevole a New York per crimine sessuale e stupro di terzo grado per cui ha ricevuto una condanna a 23 anni di prigione. Weinstein è stato condannato a 16 anni di carcere a Los Angeles nel 2022 per un’altro stupro.
Il 25 aprile del 2024 la Corte d’Appello di New York ha annullato la condanna per crimini sessuali contro di lui poichè la corte aveva stabilito che il giudice, durante il processo aveva influenzato negativamente Weinstein, consentendo ad alcune donne di testimoniare contro di lui su fatti che non facevano parte della storia del caso. Oltretutto, in quell’occasione, tre giudici hanno stabilito che il giudice James Burke, che ha presieduto il caso di Weinstein nel 2020, avesse commesso un “errore cruciale”.
Tutto questo ha portato a una rivalutazione del caso Weinstein, poichè in seguito al fatto che la corte ha riscontrato che sono state ammesse testimonianze di persone che non avrebbero dovuto far parte del processo, Weinstein non avrebbe avuto l’occasione di difendersi adeguatamente.
Il nuovo processo #MeToo di Weinstein che adesso ha 72 anni, dovrebbe avere inizio il 15 aprile presso il tribunale statale di Manhattan. Alla sua ultima apparizione in tribunale lo scorso gennaio, Weinstein ha chiesto di anticipare il processo e ha detto al giudice: “non so quanto tempo ancora posso resistere”. L’imputato infatti è malato di cancro, soffre di problemi cardiaci e lamenta le condizioni di vita difficili nel complesso carcerario di Rikers Island a New York City, dove è attualmente rinchiuso.