Un residente del Nuovo Messico non vaccinato è risultato positivo al virus con un esame postumo, secondo quanto riferito dal Dipartimento della Sanità dello Stato. I funzionari non hanno ancora confermato che il morbillo è la causa ufficiale del decesso, ma la morte è la seconda legata all’epidemia che si sta diffondendo in Texas e in New Mexico.
Il primo decesso in un decennio è stato segnalato la scorsa settimana in un bambino in età scolare non vaccinato in Texas. Il bambino era uno dei 159 casi confermati nel Texas occidentale, la maggior parte dei quali nella contea di Gaines. Nella vicina contea di Lea, in New Mexico, sono stati identificati 10 casi e i funzionari sanitari stanno indagando per stabilire se vi sia un collegamento diretto tra i focolai nei due Stati.
Nel frattempo, il Dott. Chad Smelser, vice epidemiologo statale per il Dipartimento della Salute del New Mexico (NMDOH), ha esortato i residenti a vaccinarsi, sottolineando che contrarre la malattia espone a rischi per la salute anche gravi. “Non vogliamo vedere i nuovi residenti ammalarsi o morire di morbillo”, ha detto in una dichiarazione. “Il vaccino morbillo-parotite-rosolia è la migliore protezione contro questa grave malattia”.
Attualmente i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie statunitensi (CDC) confermano 164 casi in nove stati. Questi sono Alaska, California, Georgia, Kentucky, New Jersey, New Mexico, New York, Rhode Island e Texas. Già a partire da alcune settimane fa i CDC avevano avvertito che il morbillo è altamente contagioso e pericoloso soprattutto per i bambini piccoli, per donne in gravidanza e negli individui immunocompromessi. Chi lo contrae, può riportare complicazioni anche fatali. Per questo gli esperti sottolineano che il vaccino MMR rimane la difesa più efficace. Nel dettaglio, i CDC raccomandano ai bambini di ricevere la prima dose tra i 12 e i 15 mesi e una seconda dose tra i 4 e i 6 anni. Di recente, il segretario alla salute e ai servizi umani Robert F. Kennedy Jr., notoriamente contrario ai vaccini, si è rivolto direttamente i genitori americani sollecitandoli a vaccinare i loro figli, affermando: “La decisione di vaccinare è personale”.