Il senatore canadese Patrick Brazeau ha lanciato una sfida a Don Trump Jr.: un incontro di boxe per beneficenza contro i “dazi fasulli” imposti dal padre, Donald Trump. “Non fumo più e sono sobrio da quasi 5 anni, quindi sì, lo sto davvero facendo”, ha scritto Brazeau su X, ricordando di aver già combattuto (e perso) contro Justin Trudeau nel 2012. Brazeau ironizza: “Non serve la guerra, possiamo batterci per beneficenza”. “Ti sfido a combattere per raccogliere fondi per la ricerca sul cancro o un’organizzazione di tua scelta”, ha aggiunto il senatore.
In particolare, Brazeau si riferisce al fatto che nelle ultime settimane le tensioni tra Stati Uniti e Canada si sono intensificate quando Trump ha imposto una tariffa del 25% sulle merci provenienti dal Messico e dal Canada, insieme al 10% sulle merci cinesi. Inoltre, Trump ha specificato che “tutti e tre i Paesi dovevano impegnarsi di più per frenare il commercio di lotti di fentanil che arriva oltre il confine”.
Tuttavia, proprio giovedì, il presidente degli Stati Uniti ha detto con una brusca marcia indietro, che stava interrompendo le tariffe sulle importazioni dal Messico e dal Canada coperte dall’accordo USA-Messico-Canada 2020 (USMCA). Ma tale sospensione durerà per poco tempo, fino al 2 aprile.
Nel frattempo, il segretario al commercio degli Stati Uniti Howard Lutnick ha detto che dopo il 2 aprile, “si potranno fare accordi sulle tariffe, e spera che “il Messico e il Canada a quel punto, abbiano fatto un buon lavoro sul commercio del fentanil”.
Tuttavia, il senatore canadese Brazeau ha puntualizzato a tale proposito che “le tariffe non hanno nulla a che fare con l’afflusso di fentanil negli Stati Uniti”. Piuttosto, servirebbero a controllare le risorse canadesi, e in questo senso aggiunge: “hanno a che fare con il nostro petrolio, l’acqua dolce, i minerali, le risorse e il nostro Artico, solo per citarne alcuni”.