I leader dei paesi Ue, riuniti d’urgenza a Bruxelles, hanno concordato giovedì sera – quasi all’unanimità con l’eccezione dell’Ungheria – un massiccio aumento delle spese per la difesa, nel tentativo di rafforzare il sostegno all’Ucraina contro l’invasione russa, dopo che Donald Trump ha bloccato gli aiuti militari statunitensi e la condivisione di informazioni d’intelligence.
La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato ai leader un piano da 800 miliardi di euro per la difesa europea, definendolo “un momento di svolta per l’Europa” e anche per l’Ucraina. Von der Leyen ha detto ai giornalisti che se Trump vuole “la pace attraverso la forza”, ciò sarà possibile solo con l’UE e i suoi Stati membri, perché devono essere rispettate delle condizioni. Ha citato “numerosi esempi che dimostrano quanto sia importante il sostegno dell’Europa per arrivare a un esito positivo”, facendo riferimento agli aiuti economici e militari dell’UE e al supporto per mantenere in funzione il sistema energetico ucraino.
A margine, continua la schermaglia diretta fra Russia e Francia. Il presidente francese Emmanuel Macron ha detto che “l’unica potenza imperiale che vedo oggi in Europa è la Russia” e ha definito Vladimir Putin “un imperialista che cerca di riscrivere la storia”; Putin lo aveva paragonato a Napoleone Bonaparte (notoriamente sconfitto nella battaglia per conquistare la Russia). Macron aveva descritto Mosca come una minaccia esistenziale per l’Europa, mettendo in guardia contro un’aggressione russa “senza confini”. La reazione di Putin, ha detto Macron giovedì sera, dimostra che il Cremlino si è sentito smascherato e che le sue parole erano fondate.
L’unità europea è stata però incrinata dal primo ministro ungherese Viktor Orbán, che si è rifiutato di sostenere la dichiarazione dell’UE sull’Ucraina, volta a respingere la posizione negoziale filo-russa di Trump.
Gli altri 26 leader dell’UE, compreso Robert Fico, primo ministro slovacco e alleato di Orbán, hanno invece “fermamente sostenuto” la dichiarazione. “Non ci possono essere negoziati sull’Ucraina senza l’Ucraina”, si legge nel documento, una risposta al tentativo di Trump di mettere da parte l’Europa e Kyiv.
Secondo il presidente del Consiglio europeo, António Costa, “L’Ungheria ha un approccio strategico diverso sull’Ucraina, ma questo significa che è isolata tra i 27”.
L’Italia di Giorgia Meloni (nel cui governo il vicepremier Salvini si è schierato con toni accesi con l’amministrazione Trump) ha firmato, ma la premier ha ribadito in serata: “Abbiamo condotto una battaglia per escludere che venissero forzatamente dirottate delle risorse dai fondi di coesione alle spese sulla difesa” aggiungendo di essere contraria all’invio di truppe europee in Ucraina per un eventuale peacekeeping, proposta “non particolarmente efficace e anche molto complessa”.
All’arrivo al vertice, Volodymyr Zelenskyy, che inizialmente avrebbe dovuto partecipare in videoconferenza, ha dichiarato: “Siamo molto grati di non essere soli”.