I veterani, che nel 2016 avevano sostenuto massivamente Donald Trump con il 61% dei voti, ora si sentono traditi. Un memorandum interno del Dipartimento per gli Affari dei Veterani VA, l’agenzia che fornisce assistenza sanitaria e altri servizi, rivelato dalla piattaforma di informazione finanziaria Bloomberg News, ha evidenziato un piano per ridurre il personale ai livelli pre-2019. Questo si traduce in oltre 80.000 licenziamenti, che vanno a colpire particolarmente questa categoria, che costituisce oltre un quarto della forza lavoro del VA.
La nota, firmata dal capo dello staff dell’Organismo Christopher Syrek, specifica che il ridimensionamento avverrà attraverso la collaborazione con il Dipartimento per l’Efficienza Governativa, guidato da Elon Musk. Le prime misure saranno operative nel giro di un mese e mezzo, mentre la riorganizzazione complessiva è prevista per agosto. Il governo sostiene che questi tagli non incideranno sull’assistenza sanitaria e sui benefici dei veterani, ma le preoccupazioni tra gli ex militari e i gruppi di sostegno iniziano a crescere.
Secondo Michael Missal, ex ispettore generale del VA rimosso recentemente insieme ad altri supervisori governativi, il reparto sarebbe già in difficoltà a causa della perdita di personale esperto. Anche Brent Reiffer, veterano dei Marines e sostenitore del Wounded Warrior Project, un’organizzazione statunitense non-profit statunitense che fornisce supporto ai membri delle forze armate feriti in servizio, ha espresso timori sulla progressiva confusione.
La Casa Bianca difende il provvedimento, sostiene che la misura sia necessaria per ridurre la burocrazia e migliorare l’efficienza. Tuttavia, i democratici al Congresso hanno duramente criticato la decisione e accusato l’amministrazione repubblicana di anteporre il risparmio economico al benessere degli ex militari. Il senatore Richard Blumenthal ha definito il piano un “tradimento vergognoso”, mentre la deputata Katherine Clark ha precisato che non sarà permesso che i veterani vengano considerati un peso per il governo.
Le critiche sollevate dall’opposizione e i timori manifestati dagli esperti mettono in luce come questa vicenda possa influire negativamente sulla fiducia di coloro che dovrebbero tutelare gli interessi di chi ha servito lo Stato in prima linea. Le scelte economiche e politiche legate al benessere degli ex militari potrebbero infatti influenzare in modo determinante il panorama politico e spingere il leader del GOP a rivedere le scelte intraprese per evitare di alienarsi una base elettorale così influente.