L’amministrazione Trump ha annunciato che centinaia di proprietà federali sono disponibili per la vendita, tra cui le sedi del Dipartimento di Giustizia, del Dipartimento del Lavoro e dell’U.S. Census Bureau – uno sforzo che, se realizzato, potrebbe ridurre radicalmente il portafoglio immobiliare federale e avere un impatto importante sull’area di Washington.
La General Services Administration, il ramo immobiliare del governo, ha pubblicato un elenco di 443 palazzi ritenuti “non essenziali per le operazioni governative”, come parte del suo sforzo per ridurre drasticamente le dimensioni del governo federale, affermando che sono spazi “vuoti o sottoutilizzati”.
L’annuncio è giunto poche ore prima che il presidente Donald Trump parlasse al Congresso martedì sera. Tuttavia, non è ancora chiaro cosa sia effettivamente in vendita. Poco dopo l’annuncio 123 righe dell’elenco sono scomparse: eliminate tutte le proprietà di Washington e la maggior parte di quelle in Virginia e Maryland. Poi l’intero elenco è stato tolto e la pagina web della GSA dice che l’elenco delle proprietà non essenziali era “in arrivo”.
Alcune delle proprietà presenti nell’elenco iniziale erano già in vendita prima dell’era Trump, altre rappresentano gli sforzi aggressivi dell’amministrazione Trump per modificare radicalmente il modo in cui opera il governo federale. Se il piano andrà avanti la regione della capitale sarebbe la più colpita: quasi un terzo degli edifici destinati alla chiusura nell’elenco iniziale si trova nel Distretto o nei suoi sobborghi del Maryland e della Virginia.
L’amministrazione elencava 41 sedi da dismettere a Washington, per circa 17 milioni di metri quadrati di proprietà federale. L’elenco comprendeva alcuni degli edifici più grandi e conosciuti del governo. La sede del Dipartimento di Giustizia in Pennsylvania Avenue NW, nota anche come Robert F. Kennedy Building, l’edificio Wilbur J. Cohen dell’Amministrazione della Sicurezza Sociale in Independence Avenue SW e il South Building del Dipartimento dell’Agricoltura, appena fuori dal National Mall, sono stati elencati come disponibili per la vendita. Anche la sede dell’U.S. Census Bureau a Suitland, nel Maryland, oltre ad altri 82 edifici e 11,4 milioni di metri quadrati nello Stato.
Tra le altre proprietà federali del distretto identificate come “non-indispensabili” dalla General Service Administration vi sono la sede del Dipartimento del Lavoro sulla Constitution Avenue NW, l’edificio della Croce Rossa Americana sulla 17th Street NW e il Museo Nazionale della Diplomazia Americana situato all’interno del Dipartimento di Stato. La GSA, che ha incluso la propria sede di Washington nell’elenco, possiede 47 milioni di metri quadrati di proprietà nella regione di Washington.
Il Pentagono e altre importanti proprietà federali nell’area di Washington non sembrano essere interessate. Ma al di fuori della regione, l’edificio federale di Oklahoma City, che ha sostituito quello distrutto in un attacco terroristico interno del 1995, è stato inserito nell’elenco, così come l’edificio federale di Detroit che il Congresso ha recentemente intitolato a Rosa Parks.
Un portavoce della GSA ha descritto l’annuncio di martedì come parte dello sforzo per risparmiare denaro: “I beni non essenziali costano oltre 430 milioni di dollari all’anno per il funzionamento e la manutenzione, rappresentano oltre 8,3 miliardi di dollari di necessità di ricapitalizzazione e spesso non offrono ai dipendenti federali gli ambienti di lavoro di alta qualità di cui hanno bisogno per svolgere le loro missioni”.