Negli Stati Uniti, e in particolare nel Minnesota, dove gli inverni sono rigidissimi, i super-ricchi stanno trasformando enormi garage in veri e propri santuari di lusso per le loro collezioni di auto, barche e altri “giocattoli” costosi. Questi spazi, soprannominati “Garage Mahals”, possono includere salotti, televisori giganti, area bar, e perfino campi da pickleball. Tuttavia, questi capricci milionari stanno esasperando i vicini, e stanno scatenando battaglie legali e dispute urbanistiche. A Victoria, ad esempio, gli abitanti di un quartiere hanno protestato contro un garage di 600 metri quadrati. Le città stanno cercando di porre limiti a queste costruzioni mastodontiche, e impongono regolamenti più rigidi, ma i milionari ricorrono al trucco di trasformare questi spazi in “shouses” (shop houses), che combinano l’area abitativa ai loro mega-magazzini, per aggirare le restrizioni. I cittadini sostengono, però, che queste strutture violano i codici urbani e le normative ambientali.
Come riporta il Wall Street Journal, anche nell’area delle Twin Cities di Minneapolis-Saint Paul in Minnesota è sorta a questo proposito un’altra battaglia legale che e durata da diversi anni, sul caso di una casa sul lungomare a Wayzata in cui il proprietario ha costruito un cosiddetto “garage mahal”. Si tratta di una struttura indipendente di oltre 148,6449 metri quadri, abbastanza grande da contenere un camper e altri veicoli. “È un grosso problema”, ha detto il giudice in un’udienza del 2022. “Non è come il piccolo garage che ho ai margini della mia proprietà dove parcheggio la mia Honda”. In questo caso, i vicini che devono passare vicino al garage ogni giorno percorrendo il vialetto condiviso, hanno citato in giudizio il proprietario, per violazione dei codici urbani e delle normative ambientali. Tuttavia, i querelanti hanno perso la loro battaglia ma stanno prendendo in considerazione un ricorso, ha detto l’avvocato Jack Perry che li rappresenta.