La motosega potrebbe diventare il simbolo di questa nostra era. Lo spera il presidente argentino, l’ultraconservatore Javier Milei, che la settimana scorsa ne ha regalata una a Elon Musk come incoraggiamento a tagliare le inutili spese pubbliche, seguendo la ricetta applicata in casa sua.
Nel suo secondo discorso sullo stato della nazione da quando è entrato in carica 15 mesi fa, Milei lo ha dichiarato esplicitamente, perché i suoi tagli “a motosega” al bilancio dello Stato segnano un “cambiamento epocale”, sono una strategia che durerà “per anni”.
Milei ha attaccato l’opposizione – che ha definito ancora una volta “la casta” – e ha annunciato un’agenda incentrata sulla sicurezza e sull’economia, senza grandi sorprese e in tono da comizio in vista dell’incipiente campagna elettorale.
Ha confermato anche che sta facendo progressi su un accordo con il FMI e che, una volta finalizzato, lo invierà al Parlamento per la ratifica.
Milei ha avviato un programma lacrime e sangue di tagli alla spesa pubblica per far uscire l’Argentina dalla terribile recessione economica degli ultimi anni. Il paese ha raggiunto il pareggio di bilancio nel 2024.
Buenos Aires è il maggior debitore al mondo nei confronti del Fondo Monetario Internazionale e sta negoziando un nuovo prestito da 11 miliardi di dollari. I tagli intanto migliorano gli indici economici del paese ma a danno della popolazione e soprattutto delle categorie più fragili: la povertà al terzo trimestre dello scorso anno secondo l’Observatorio Deuda Social ha toccato il 49,9%.
La spesa pubblica è stata ridotta del 28%. I tagli più importanti riguardano gli investimenti pubblici e le pensioni, e poi tagli all’assistenza sociale, ai sussidi e ai salari pubblici.
Con questa dieta feroce, il PIL del terzo trimestre 2024 è tornato a crescere e l’inflazione è calata (era arrivata al 292% nell’aprile 2023, nell’ultimo trimestre 2024 i prezzi sono cresciuti sull’anno a poco più del 30%). In aumento anche l’occupazione.
“Vogliamo dare a questo Congresso l’opportunità di accompagnarci nell’ambizioso processo che abbiamo intrapreso e in questo nuovo accordo (con il FMI)”, ha detto il presidente. Milei ha nuovamente invitato il Congresso a sostenere il suo programma di riforme. “Se accetteranno la mia offerta, vedrò che sono disposti a impegnarsi in ciò di cui il Paese ha bisogno. Altrimenti, avranno dimostrato che l’unico modo per cambiare il Paese è cambiare questo Congresso”.