Dopo lo scontro fra Donald Trump e Volodymyr Zelensky alla Casa Bianca, l’Europa si risveglia. I leader del Vecchio Continente all’unisono condannano il presidente USA. In vista dell’incontro di domenica 2 marzo a Londra sulle difese dell’UE, la premier italiana Giorgia Meloni lancia l’appello per un vertice con tutti gli alleati.
“È necessario – si legge nella dichiarazione da Palazzo Chigi – un immediato vertice tra Stati Uniti, Stati europei e alleati per parlare in modo franco di come intendiamo affrontare le grandi sfide di oggi, a partire dall’Ucraina che insieme abbiamo difeso in questi anni, e di quelle che saremo chiamati ad affrontare in futuro. È la proposta che l’Italia intende fare ai suoi partner nelle prossime ore.”
La presidente del Consiglio invoca all’unione fra gli alleati e denunciando che “ogni divisione dell’Occidente ci rende tutti più deboli e favorisce chi vorrebbe vedere il declino della nostra civiltà. Non del suo potere o della sua influenza, ma dei principi che l’hanno fondata, primo fra tutti la libertà. Una divisione non converrebbe a nessuno”.
Subito dopo l’incontro, il Financial Times ha riferito che Zelensky ha parlato con il presidente francese Emmanuel Macron – che solo qualche giorno fa era stato ricevuto da Trump nello Studio Ovale – e il capo della NATO Mark Rutte per aggiornarli sulla situazione.
I rappresentanti delle tre istituzioni europee, Ursula von der Leyen, Roberta Metsola e Antonio Costa (che ha chiamato Zelensky di ritorno da Washington), hanno postato su X lo stesso messaggio a sostegno del presidente ucraino: “La tua dignità onora il coraggio del popolo ucraino. Sii forte, sii coraggioso, sii impavido. Non sei mai solo, caro Presidente Zelensky. Continueremo a lavorare con voi per una pace giusta e duratura”.
Allineati anche i leader di Paesi Bassi Dick Schoof, Spagna Pedro Sánches e Irlanda Simon Harris. L’unico controcorrente è il presidente ungherese Viktor Orban, fedele alleato di Trump dal suo primo mandato. Su X ha scritto: “Gli uomini forti fanno la pace, gli uomini deboli fanno la guerra. Oggi il Presidente Donald Trump si è schierato coraggiosamente per la pace. Anche se per molti è stato difficile da digerire”.