A 50 anni, il dottor Bryant Lin, medico e professore alla Stanford University, ha ricevuto una diagnosi terminale di cancro ai polmoni al quarto stadio . Invece di ritirarsi, ha deciso di trasformare la sua esperienza in una lezione per i suoi studenti, e ha tenuto un corso intitolato “From Diagnosis to Dialogue: A Doctor’s Real-Time Battle With Cancer”. Come Come racconta il New York Times, durante le lezioni, Lin, che ha una moglie e due figli adolescenti ha parlato non solo della sua malattia, ma del ruolo umano della medicina, dell’importanza di comunicare con i pazienti e dell’incertezza che accompagna ogni diagnosi. Il suo insegnamento ha già lasciato un segno profondo: alcuni studenti hanno deciso di dedicarsi alla cura del cancro, altri hanno consigliato ai propri cari di fare controlli preventivi. Durante questo percorso con i suoi studenti e la sua famiglia Lin ha anche scritto una lettera d’addio ai suoi studenti, ma ha scritto anche una lettera per i suoi figli: “Di tutte le cose che hanno dato senso alla mia vita, essere il vostro papà è la più grande di tutte.”
Attraverso il suo programma “From Diagnosis to Dialogue”, Lin cerca di sottolineare come le persone siano al centro della pratica medica e ha detto che “il corso era un modo per incoraggiare, si spera, alcuni studenti a dedicarsi a una forma di cura del cancro”.
Tuttavia, il NYT racconta anche come sia stato difficile per alcuni studenti conciliare questo atteggiamento ottimista con la gravità della diagnosi del professore, una realtà con cui sono stati a contatto ogni giorno. Diversi studenti hanno detto di essersi sentiti un pò confusi quando hanno iniziato a frequentare il corso perchè si aspettavano qualcosa di più “esistenziale”. Erano preparati per un’esperienza emotiva e straziante, ma, hanno raccontato che, a parte alcuni momenti cui il professor Lin mostrava episodi di tosse incontrollabile è sempre rimasto fermamente ottimista, persino facendo battute ironiche. Anche la signora Chan, moglie di Lin ha partecipato ad alcune lezioni del corso. Laureata al M.I.T. e responsabile del programma presso Google DeepMind, ha raccontato agli studenti di aver dovuto riconoscere con una certa fatica emotiva e psicologica che “lasciare andare il suo istinto di pianificare il futuro era stato difficile”. “Dobbiamo solo vivere un giorno alla volta”, ha detto Chan, mentre Lin, al suo fianco annuiva davanti agli studenti.