I capelli dell’indimenticato Kurt Cobain, storico frontman dei Nirvana morto suicida nel 1994, sono finiti di nuovo all’asta. Secondo un articolo pubblicato da Consequence, le due ciocche in questione, che sarebbero state tagliate dall’amica del musicista, Tessa Osbourne, erano state vendute per la prima volta nel 2021, per $ 14.145.
Ora, verranno battute nuovamente all’asta nel corso dell’evento “Punks, Monsters, Smut & Madmen: A Countercultural Cross-Section” di Potter & Potter Auctions. Nel corso della manifestazione, verranno presentati diversi altri oggetti rari e unici legati alla storia del punk e della controcultura.
Tra i pezzi più importanti, vi sarà la biancheria intima dell’icona del punk rock GG Allin, firmata con il suo stesso sangue, e manufatti del leggendario locale punk CBGB di New York, tra cui un pezzo del muro del camerino e una tenda da sole della vetrina del suo shop di souvenir.
Naturalmente, però, gli occhi della maggior parte dei collezionisti saranno puntati sulle ciocche bionde di Cobain. Il frontman dei Nirvana, d’altronde, è universalmente riconosciuto come une delle più grandi rockstar di tutti i tempi.
Questa volta, dunque, saranno disponibili solo due ciocche, il che porta a supporre che l’acquirente originale abbia tenuto le parti rimanenti o che le stia cercando di vendere a compratori privati. La casa d’aste afferma che i capelli in questione sono stati originariamente ottenuti nel 1989 dall’amica di Cobain, Tessa Osbourne, mentre i Nirvana erano in tour a Birmingham, in Inghilterra.
Gli oggetti appartenuti al frontman hanno raggiunto spesso prezzi elevati nel corso degli anni. La sua chitarra acustica Martin D-18E, utilizzata in occasione del concerto dell’MTV Unplugged a New York, venne venduta per la cifra record di 6 milioni di dollari nel 2020, diventando la chitarra più “costosa” di sempre.
Il cardigan che Cobain indossava durate quella esibizione è stato invece venduto per $334.000.
Anche stavolta, dunque, si prevede che i capelli di Cobain susciteranno un notevole interesse da parte dei collezionisti, pronti a spendere decine di migliaia di dollari per assicurarsi un “pezzo” dell’indimenticato frontman dei Nirvana.