Domani si terrà il “Feb 28 Economic Blackout”, una protesta economica contro l’aumento dei prezzi e le politiche aziendali negli Stati Uniti. Organizzato dal gruppo “The People’s Union USA”, un’organizzazione che si fa chiamare The One Called Jai su Instagram, dedicata alla resistenza economica, alla responsabilità del governo e alla riforma delle aziende, il boicottaggio invita i consumatori a non effettuare alcun acquisto dalle grandi catene incluso cibo e bevande, il 28 febbraio, né online né presso i grandi negozi fisici.
La protesta nasce con il preciso obiettivo di colpire le grandi aziende e sensibilizzare sull’inflazione, sul caro vita e sulle disuguaglianze economiche. The People’s Union USA afferma di non avere alcuna affiliazione politica, ma si concentra su “equità, giustizia economica e reale cambiamento sistemico”. John Schwarz, fondatore del movimento ha detto in un video pubblicato sul suo account Instagram: “il 28 febbraio, ci sarà il blackout economico di 24 ore: niente Amazon, niente Walmart, niente fast food, niente gas, non un solo dollaro inutile speso… per un giorno, finalmente gireremo le carte in tavola”, sottolinea.
I sostenitori che protestano per quella che definiscono “avidità delle aziende” hanno divulgato la notizia dell’evento online, puntando a boicottare soprattutto le mega-catene, anche specificando per alcune di esse le date da cui astenersi per gli acquisti. Nello specifico menzionano Walmart, da cui non i sostenitori non acquisteranno prodotti dal 7 al 14 aprile, Amazon dal 7 al 14 marzo, Nestlé dal 21 al 28 marzo, e poi Target, Ford e McDonald’s, specie dopo l’abolizione dei programmi DEI (diversity, equity & inclusion) in seguito al decreto di Trump.
La protesta arriva in un momento in cui l’aumento dei prezzi ha coinvolto drasticamente vari settori e prodotti come cibo, gas, alloggi, utenze, e soprattutto dall’impennata del costo delle uova, un alimento di prima necessità che a gennaio era già cresciuto in media di 4,95 dollari per dozzina.