La fiducia dei consumatori è scesa di 7 punti a febbraio, toccando quota 98,3, il livello più basso dal 2021, secondo il Conference Board. Il calo, il terzo consecutivo, riflette il crescente timore per le prospettive economiche e le politiche dell’Amministrazione Trump. Un sondaggio di Wells Fargo mostra che oltre la metà dei consumatori sta rinviando grandi decisioni finanziarie, tra cui l’acquisto di case, a causa dell’incertezza economica. Inoltre, sempre nel contesto del sondaggio, le tariffe sulle importazioni, che Trump ha in programma sono state individuate come il problema principale evidenziato in quasi tutti i sondaggi a famiglie e imprese. Da quando è entrato in carica a gennaio, il presidente ha imposto un’ulteriore tariffa del 10% sulle importazioni cinesi, e una del 25% sulle importazioni dal Messico e dal Canada che è stato sospeso fino a marzo. Questo mese Trump ha aumentato le tariffe sulle importazioni di acciaio e alluminio del 25%.
Secondo gli economisti, i recenti licenziamenti senza precedenti dei lavoratori del governo federale da parte del DOGE stanno “stressando la psiche dei consumatori”. Per questi ultimi infatti, i licenziamenti di massa rappresentano un dato che crea incertezza perchè considerano quei posti di lavoro il principale motore dell’economia americana.
“L’americano è sempre più pessimista riguardo alle prospettive economiche. Nessun governo federale ha mai minacciato i lavoratori governativi con licenziamenti di massa e sta iniziando a spaventare i consumatori”, ha detto Christopher Rupkey, capo economista di FWDBONDS, società di ricerca sui mercati finanziari che pubblica rapporti sull’economia e sui mercati mondiali. “L’economia potrebbe fermarsi già durante il primo trimestre dell’anno mentre i consumatori rimangono a casa” aggiunge.