Un gruppo di importanti contractor militari, capitanati dall’ex amministratore delegato di Blackwater Erik Prince, ha presentato alla Casa Bianca un programma per accelerare le deportazioni di massa, attraverso l’uso una rete di “campi temporanei” nelle basi militari, una flotta privata di 100 aerei e un “piccolo esercito” di cittadini privati autorizzati a effettuare arresti.
Il progetto in questione, esposto in un documento di 26 pagine, ha un costo stimato di circa 25 miliardi di dollari e raccomanda una serie di tattiche aggressive per deportare rapidamente almeno 12 milioni di persone prima delle elezioni di metà mandato del 2026.
Il gruppo è guidato da Prince, che ha stretti legami con Trump, e da Bill Mathews, ex direttore operativo di Blackwater, l’azienda militare nota per il suo ruolo nella fornitura di sicurezza, addestramento e supporto logistico alle forze armate statunitensi in Iraq e Afghanistan.
Come si legge nel documento sottoposto all’attenzione dell’amministrazione federale, deportare 12 milioni di persone in due anni “richiederebbe al governo di espellere circa 500.000 immigrati clandestini al mese. Per tenere il passo con le deportazioni di Trump, sarebbe necessario un aumento del 600% dell’attività. È improbabile che il governo possa aumentare i suoi ranghi interni per tenere il passo con questa richiesta. Per elaborare questo enorme numero di deportazioni, il governo dovrebbe servirsi dell’assistenza esterna”.
Al momento, non è ancora chiaro se Trump abbia letto o meno il documento firmato da Prince e soci. Ciò che è certo, è che né l’ex CEO di Blackwater, né il suo braccio destro Matthews sono stati contattati dal governo per una risposta.
Blackwater, oggi nota come Academi, è stata fondata nel 1996 per fornire servizi di formazione alle forze dell’ordine, al personale militare e ad altre agenzie governative. Ha ottenuto ampia attenzione per il suo lavoro in Iraq e Afghanistan. La compagnia, tuttavia, è stato messo sotto esame nel 2007 in seguito al massacro di Nisour Square, quando i suoi contractor hanno aperto il fuoco e ucciso 17 civili iracheni, ferendone 20.
Diversi sono stati accusati di omicidio colposo e quattro sono stati condannati nel 2014. Trump li ha graziati alla fine del suo primo mandato nel dicembre 2020. Negli anni, i legami tra il leader MAGA e Prince sono stati decisamente saldi.
La sorella di quest’ultimo, ad esempio, ha ricoperto il ruolo di Segretaria dell’istruzione durante il primo governo Trump. Sembra, inoltre, che l’imprenditore militare abbia contribuito a raccogliere fondi per un’iniziativa volta a spiare i progressisti e le organizzazioni democratiche contrarie al tycoon, nel 2018.
Nel loro piano anti clandestini, ora, Prince e soci hanno proposto al governo di “arruolare” circa 10mila privati cittadini, tra cui veterani militari, ex ufficiali delle forze dell’ordine e ufficiali in pensione dell’ICE, a cui verrebbero delegati gli stessi poteri dei funzionari dell’immigrazione.
Una volta addestrati, questi ultimi eseguirebbero gli ordini di Tom Homan, zar delle frontiere.
Naturalmente, sembra alquanto improbabile che un piano del genere possa essere adottato dal governo, in quanto andrebbe incontro ad una miriade di ostacoli legali.