Si è già registrato il primo decesso causato dalla grande epidemia di morbillo che sta colpendo il Texas occidentale e che ha infettato oltre 120 persone a partire dallo scorso gennaio. Si tratta di un bambino in età scolare, e non era vaccinato.
Come sottolineano i Centri per il controllo delle malattie statunitensi CDC, il morbillo è una malattia trasmessa per via aerea, estremamente contagiosa che può essere particolarmente pericolosa per neonati, donne incinte e persone con sistema immunitario indebolito. Chi la contrae può incorrere in complicazioni gravi e persino mortali come polmonite, cecità, gonfiore cerebrale.
All’inizio di questo mese in Texas, il tasso di copertura dei vaccini scolastici è sceso dal 97% nell’anno accademico 2019-20, al 94,3% nel 2023-24, secondo i dati sanitari statali. Allo stesso tempo, il numero di richieste di esenzione dal vaccino è raddoppiato da 45.900 nel 2018 a 93.000 nel 2024.
Il Washington State Department of Social and Health Services DSHS aveva emanato un avviso in cui avvertiva che “il modo migliore per prevenire le malattie è essere immunizzati con due dosi di un vaccino MMR contro il morbillo, che viene somministrato principalmente come vaccino combinato morbillo-parotite-rosolia. Tuttavia, con le nuove politiche dell’amministrazione Trump e con Robert F. Kennedy Jr. notoriamente contrario ai vaccini e attualmente alla guida del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani degli Stati Uniti, i vaccini MMR potrebbero non essere approvati.
Attualmente l’epidemia si sta ampiamente diffondendo soprattutto nella comunità religiosa mennonita del Texas, conservatrice e nota per il rifiuto delle innovazioni tecnologiche, scientifiche e sociali.