Martedì una Corte Suprema degli Stati Uniti ha ordinato un nuovo processo per il detenuto nella sezione di massima sicurezza braccio della morte dell’Oklahoma Richard Glossip, il cui appello ha attirato l’attenzione nazionale e il sostegno del procuratore generale conservatore dello stato.
Il nuovo processo è stato ordinato alla luce delle accuse secondo cui lo stato avrebbe trattenuto le prove relative a Justin Sneed, il testimone principale. Glossip era stato condannato nel 1998 per aver organizzato l’omicidio di Barry Van Treese, proprietario di un motel in Oklahoma City, avvenuto nel 1997. Glossip lavorava in quel motel e fu accusato di essere il mandante dell’omicidio secondo la testimonianza di Justin Sneed, l’uomo che invece, ha effettivamente commesso l’omicidio, uccidendo Van Treese con una mazza da baseball. Sneed avrebbe poi patteggiato la sua pena, evitando la condanna a morte, in cambio della sua testimonianza contro Glossip.
La condanna di Glossip si basava quindi sulla testimonianza di Sneed, e solo dopo diversi anni, lo stato ha rivelato che Sneed era in cura psichiatrica. Secondo le nuove prove i pubblici ministeri sapevano della diagnosi e del trattamento di Sneed al momento del processo di Glossip e, secondo i sostenitori di Glossip, avrebbero deliberatamente nascosto tali informazioni durante la sua difesa.
Durante tutti questi anni, Glossip è scampato all’esecuzione ben nove volte e ha mangiato il suo ultimo pasto tre volte poco prima di sapere che la sua esecuzione era stata sospesa. “Concludiamo che l’accusa ha violato il suo obbligo costituzionale di correggere le false testimonianze”, ha scritto il giudice Sonia Sotomayor.