Il Cremlino ha definito “promettente” il dialogo tra Donald Trump e Vladimir Putin – due “presidenti straordinari” – aggiungendo che Mosca non ha intenzione di discutere alcuna concessione territoriale nelle trattative con l’Ucraina.
Il commento è arrivato domenica, dopo che Trump, infrangendo la linea diplomatica della precedente amministrazione, ha telefonato a Putin per discutere la possibilità di porre fine al conflitto ucraino. Un passo che Mosca ha celebrato come una fine del suo isolamento, durato tre anni, a partire dall’invasione lanciata nel febbraio 2022.
Alti funzionari russi e statunitensi si sono incontrati la settimana scorsa in Arabia Saudita per avviare un dialogo sulla “restaurazione” dei legami tra i due Paesi e discutere una possibile tregua, senza però coinvolgere Kyiv o i partner europei.
“Questo è un dialogo tra due presidenti straordinari”, ha dichiarato Peskov domenica durante un’intervista televisiva. “È importante che nulla impedisca la realizzazione della volontà politica dei due capi di Stato”.
Peskov ha categoricamente escluso qualsiasi concessione territoriale come parte di un accordo. “La gente (del Donbass) ha deciso di unirsi alla Russia da molto tempo”, ha dichiarato, riferendosi ai controversi referendum organizzati da Mosca nelle regioni ucraine orientali, non riconosciuti da Kyiv e Occidente. “Nessuno venderà mai questi territori. Questo è l’aspetto più importante”.
Nel frattempo, sono già in corso i preparativi per un incontro faccia a faccia tra Trump e Putin, come confermato dal viceministro degli Esteri russo Sergei Ryabkov il 22 febbraio.
Trump aveva dichiarato di voler incontrare Putin prima della fine del mese. Secondo Ryabkov, i due leader potrebbero discutere una vasta gamma di tematiche globali, oltre al conflitto ucraino. “La questione è avviare un processo di normalizzazione delle relazioni tra i nostri Paesi, trovare soluzioni per le situazioni più acute e potenzialmente molto pericolose, di cui l’Ucraina fa parte”, ha dichiarato.
In vista del summit saranno necessari “intensi lavori preparatori”, ha aggiunto il viceministro. Nel frattempo, le delegazioni statunitensi e russe potrebbero incontrarsi di nuovo martedì, ancora a Riad, secondo quanto anticipato da Trump.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato che non accetterà mai i risultati di negoziati che non prevedano la partecipazione del proprio Paese.