Brad Sigmon, detenuto nel braccio della morte della Carolina del Sud, il 7 marzo verrà fucilato. A scegliere questa forma di esecuzione è stato lui stesso. Condannato nel 2002 per l’omicidio dei genitori della sua ex ragazza, il 67enne sarà il primo prigioniero a subire una morte del genere nello stato. L’ultimo a essere giustiziato con il plotone di esecuzione nel 2010 nello Utah, fu Ronnie Lee Gardner. Il legale di Sigmon, Gerald “Bo” King, ha descritto la scelta del suo assistito come un “dilemma impossibile”. L’uomo infatti dalla direzione carceraria ha avuto solo tre drammatiche opzioni: l’iniezione letale, la sedia elettrica e appunto la fucilazione.
Se avesse scelto l’iniezione letale, avrebbe rischiato una morte lunga e dolorosa, simile a quella di altri prigionieri giustiziati recentemente, che sono rimasti vivi per oltre 20 minuti. Anche la sedia elettrica tuttavia, per i detenuti comporta un’agonia insopportabile, con il rischio di finire completamente bruciati. La “squadra di fucilazione”, sembra quindi essere l’alternativa più veloce e indolore.
Sigmon, consapevole della brutalità della tecnica, ha dichiarato di essere rassegnato a questa tragica fine. La sua morte, salvo ultimi appelli, avverrà presso il Broad River Correctional Institution di Columbia, dove sono stati recentemente rinnovati gli spazi per le esecuzioni tramite plotone.
Nel 2022, la Carolina del Sud aveva approvato questa modalità, per sopperire alla difficoltà di reperimento dei farmaci per l’iniezione letale. La fucilazione, pur essendo un metodo raro e controverso, è diventato un’opzione legale. Sigmon sarà così il quarto prigioniero in America negli ultimi 65 anni, ad affrontare questo tipo di procedura.
Questa vicenda non solo solleva interrogativi morali sul sistema penale del Paese, ma rende ancor più evidente l’intensità del dibattito che ruota attorno alla pena di morte. Dal 1976, anno in cui la Corte Suprema degli Stati Uniti l’ha ripristinata, fino al 2023, sono state eseguite oltre 1.500 esecuzioni con il Texas alla guida di queste triste lista.