Ragionare sui soldi in una relazione sembra quasi un paradosso. Per molti è un tabù, una sfera di discussione che solleva imbarazzi e pregiudizi. Ma basta un dato per abbattere il muro del silenzio: secondo il report di LendingTree, quasi una persona su quattro ha già messo fine a un rapporto perché i conti, in un certo senso, non quadravano; e un ulteriore 34% affermerebbe di essere disposto a fare lo stesso, se si trovasse di fronte a una simile discrepanza.
È chiaro che il denaro, spesso visto come un mostro invisibile che rovina il romanticismo, è invece una realtà fondante per molte coppie. Eppure, siamo abituati a pensare che l’amore possa trascendere la questione economica, come ci insegnano le storie più romantiche. Un’idea che, tuttavia, entra in crisi quando è il momento di fare i conti. Non è un caso che l’83% delle coppie dichiari di sentirsi finanziariamente compatibile con il partner, e che uno su cinque ammetta di litigare frequentemente per questo motivo. L’uno accusa l’altro di essere troppo spendaccione, mentre l’altro ribatte che la chiave sta proprio nella capacità di gestire e risparmiare.
Non è solo il denaro a entrare in gioco, però. Oggi l’appeal di un partner può risiedere anche nelle passioni comuni: gusti culinari, artistici o sportivi. L’amore per una squadra trasforma le discussioni in una sorta di questione di principio. Chi non condivide questo amore, specialmente nella Gen Z, trova il divario troppo grande da colmare.
Secondo gli esperti di LendingTree, un dialogo costante, che spazia dal budget mensile ai progetti futuri, aiuta ad evitare malintesi e a trasformare ogni divergenza in un’opportunità per rafforzare il legame. Non basta avere lo stesso conto in banca o spendere allo stesso modo: si tratta di condividere una visione della vita, di saper costruire insieme un futuro in cui le decisioni – grandi o piccole – vengano prese in comune. LendingTree ricorda che, dopotutto, in amore – come in finanza – non conta solo di avere numeri al posto giusto, ma di sapersi capire e sostenere, giorno dopo giorno.