Donald Trump ha temporaneamente rimosso dallo Studio Ovale l’iconica scrivania Resolute, utilizzata da molti dei suoi predecessori, sostituendola con la C&O desk.
Realizzata sulla nave britannica per l’esplorazione artica HMS Resolute, e donata al presidente Rutherford B. Hayes dalla regina Vittoria nel 1880, la Resolute ha “servito” quasi tutti i leader americani nel corso di questi lunghi anni.
Quest’ultima è una delle sei scrivanie, insieme a quelle di C&O, Theodore Roosevelt, Hoover, Johnson e Wilson, che sono state collocate nello Studio Ovale, come simbolo della presidenza e come pratico spazio di lavoro.
È stato lo stesso Trump a spiegare che la Resolute verrà sostituita temporaneamente in quanto dovrà essere sottoposta ad alcuni restauri. In questo lasso di tempo, dunque, il leader MAGA utilizzerà la C&O desk, che deve il suo nome alla Chesapeake and Ohio Railway, ovvero la compagnia per cui venne realizzata originariamente.
La scrivania venne poi donata alla Casa Bianca nel 1987, dalla GSX Corporation, una società di trasporto ferroviario.
Dal 1977, la Resolute Desk è stata una presenza fissa nello Studio Ovale, diventando uno dei simboli della Casa Bianca. Da allora è stata utilizzata da ogni presidente, con la sola esclusione di George HW Bush, che optò per la C&O Desk.
Secondo la White House Historical Association, prima del ’77, solo tre leader USA non hanno mai utilizzato la Resolute Desk nell’ala ovest: Lyndon B. Johnson, Richard Nixon e Gerald Ford.
Il primo ad utilizzare la scrivania in questione presso lo Studio Ovale fu il presidente John F. Kennedy, nel 1961. Dopo il suo assassinio, la Resolute vene esposta allo Smithsonian dal 1966 al 1977, fino a quando Jimmy Carter la riportò alla Casa Bianca.
Negli ultimi anni, naturalmente, la celebre scrivania donata dalla regina Vittoria è stata usata sia da Barack Obama, durante i suoi due mandati, che da Joe Biden. Lo stesso Trump, nel corso dei suoi primi 4 anni alla Casa Bianca, tra il 2017 ed il 2021, continuò a servirsi della prestigiosa Resolute. Ora però, almeno per qualche tempo, il leader MAGA dovrà fare a meno dei uno dei pezzi da 90 della Casa Bianca.