Il database nazionale che vigilava sulla condotta degli agenti, istituito nel 2022 dall’Amministrazione Biden per prevenire che poliziotti con precedenti disciplinari venissero riassunti in altri corpi senza controllo, è stato chiuso. Il National Law Enforcement Accountability Database NLEAD, che raccoglieva informazioni su circa 150.000 agenti, era stato proposto dallo stesso Trump nel 2020, ma mai attuato fino all’ordine esecutivo di Biden. La chiusura attuale rientra nella strategia di riduzione del governo federale voluta da Trump. Esperti di riforma della polizia hanno criticato la decisione, avvertendo che potrebbe facilitare il reinserimento di agenti con trascorsi disciplinari.
Lo stesso Trump aveva proposto di creare il database su “i casi di uso eccessivo della forza relativi alle questioni delle forze dell’ordine” dopo l’omicidio dell’afroamericano George Floyd, morto proprio nel 2020 quando un agente di polizia bianco di Minneapolis premette il suo ginocchio sul collo di Floyd per oltre nove minuti uccidendolo. La morte di Floyd, vista come un grave episodio di razzismo e abuso di potere, ha attirato l’attenzione a livello globale e del movimento Black Lives Matter, innescando una serie di manifestazioni in tutto il mondo che chiedevano giustizia e riforme riguardo il modo di agire delle forze dell’ordine.
Lo scorso gennaio, poco dopo essere entrato ufficialmente in carica per il suo secondo mandato alla Casa Bianca, Donald Trump ha graziato due agenti di polizia di Washington condannati per l’omicidio di un uomo nero di 20 anni di nome Karon Hylton-Brown avvenuto nel 2020 a causa di un inseguimento in automobile della polizia non autorizzato che si era concluso con una collisione fatale per il ventenne.
Secondo un rapporto del Dipartimento di Giustizia statunitense, pubblicato nel 2024, a partire da settembre erano già state raccolte 4.790 segnalazioni di cattiva condotta che includevano ufficiali federali tra il 2018 e il 2023.
Come si legge nel report le pratiche disciplinari applicate alle forze dell’ordine quando necessario hanno l’obiettivo di migliorare la fiducia del pubblico e la sicurezza pubblica. Il Procuratore generale degli Stati Uniti è stato incaricato di istituire la Banca dati nazionale delle forze dell’ordine denominata con la sigla NLEAD per documentare i casi di cattiva condotta delle forze dell’ordine federali e produrre un rapporto annuale, proprio per questa ragione.
Attualmente, come riporta il Washington Post, la cancellazione del database federale non ha alcun impatto sul National Decertification Index, un registro nazionale di agenti di polizia statali e locali che hanno già perso la loro certificazione o licenza a causa di cattiva condotta.