Monica Lewinsky ha avviato un nuovo podcast, Reclaiming, con l’obiettivo di ridefinire la propria immagine oltre lo scandalo che ha segnato la sua vita. Nel primo episodio, ha affrontato apertamente la sua relazione con l’allora presidente Bill Clinton, avvenuta quando era una giovane stagista alla Casa Bianca. Lewinsky, oggi 51enne, ha ammesso che l’esperienza l’ha privata dell’anonimato, del futuro e della fiducia in sé stessa, e ha rivelato di aver creduto, all’epoca, che la relazione avesse un futuro.
Lewinsky aveva solo ventidue anni quando intraprese la relazione con Bill Clinton. Nel podcast la donna ha confessato:”Ho 51 anni e sto ancora cercando di trovare la mia strada”, aggiungendo: “Uscendo dal ’98, ho perso il mio anonimato, ho perso il mio futuro, ho perso la mia consapevolezza. Penso di aver perso la fiducia in me stessa”.
“Mi sono innamorata di D.C. e della Casa Bianca e del lavoro e dell’ambiente e poi, molto sfortunatamente, mi sono innamorata del mio capo che era sposato e anche l’uomo più potente del mondo”, ha detto. “Quello che seguì fu una relazione inappropriata che durò due anni”.
Poi a proposito della riflessione che l’ha condotta a rivedere e a ripercorrere il suo passato dice: “una volta superati i 40 anni, inizi a “ricontestualizzare i tuoi anni più giovani”. Negli anni ’90, durante il periodo in cui emerse lo scandalo, che ebbe risonanza a livello mondiale e le successive udienze di impeachment presidenziale, Lewinsky è stata sottoposta a un’attenzione mediatica incalzante senza precedenti, soprattutto dopo che l’ex presidente Clinton ha ammesso di avere una relazione con lei.
Dopo aver abbandonato la vita pubblica per quasi due decenni, Lewinsky è riapparsa per la prima volta in un Tik Tok virale nel marzo 2015 dove discuteva a proposito dello scandalo della sua relazione con Clinton del 1998 e dei suoi sforzi per porre fine alla sua umiliazione pubblica e al bullismo online.
Adesso lo scandalo che portò all’impeachment viene rivisto anche nell’ottica più attuale del #MeToo che punta i riflettori sulla posizione di potere dell’allora presidente Clinton che si contrappone alla figura di una Lewinsky vulnerabile e molto più giovane di lui.
Negli ultimi anni, è stata co-produttrice esecutiva di “15 Minutes of Shame”, che fa luce sulla vergogna pubblica, e come produttrice esecutiva di “Impeachment: American Crime Story”, una serie esecutiva di 10 episodi prodotta da Ryan Murphy che ha raccontato la storia dello scandalo Clinton attraverso l’obiettivo e la vita delle donne.