Il Canada si aggiudica la prima edizione del 4 Nations Face-Off, la nuova competizione organizzata dalla NHL per sostituire il tradizionale All-Star Game, battendo Team USA al termine di una gara decisa solo al supplementare. Una partita tesa e vibrante quella tra le due nazionali vicine di casa, giocata dinanzi ai ventimila spettatori del TD Garden di Boston, casa dei Celtics.
Erano stati proprio gli ospiti a sbloccare le marcature, andando a segno nei tempi regolamentari con Nathan MacKinnon. Tuttavia, la reazione della squadra statunitense non si è fatta attendere. I padroni di casa, nell’arco di pochi minuti, hanno subito ristabilito la parità Brady Tkachuk, completando la rimonta ad un quarto d’ora dal fischio finale, con Jake Sanderson, autore del momentaneo 2-1.
Proprio quando tutto lasciava presuppore che la gara fosse ormai giunta ai titoli di coda, la formazione canadese è tornata in partita, grazie all’azione confezionata da Mitchell Marner e Sam Bennett, autore del pareggio. All’overtime, nonostante l’ottimo avvio di Team USA, che ha sfiorato il vantaggio in almeno due occasioni, gli ospiti hanno gelato il TD Garden, trovando la vittoria grazie al colpo del KO di Connor McDavid, eletto MVP della manifestazione.
“So che è solo un torneo, non è una medaglia d’oro olimpica o qualcosa del genere, ma significa tutto per il nostro gruppo, tutti hanno lottato duramente per tutta la settimana, quindi è stato speciale”, ha dichiarato il campione canadese al termine della partita.
“Spero solo che il Paese sia orgoglioso perché ogni giocatore in quella stanza è orgoglioso di essere canadese”, ha invece detto il coach Jon Cooper, “E sì, avevamo bisogno di una vittoria, non solo come squadra. Il Canada aveva bisogno di una vittoria. I giocatori hanno preso sul serio questo evento. Questa non è stata una vittoria per loro stessi, è stata una vittoria per oltre 40 milioni di persone”.
La vigilia di questa sfida era stata particolarmente sentita in casa Canada anche a causa delle recenti dichiarazioni del presidente americano, Donald Trump. Quest’ultimo, infatti, ha ripetutamente spiegato di voler veder diventare la nazione canadese il 51° stato degli USA.