007 diventa un “nuovo” membro del team Amazon. Il colosso capitanato da Jeff Bezos ha annunciato di aver assunto il controllo creativo dell’amatissimo franchise di James Bond, dopo anni di stallo contraddistinti dalla ricerca del possibile successore di Daniel Craig, l’ultimo ad aver vestito i panni dell’agente segreto più famoso al mondo.
Subito dopo l’annuncio di giovedì, il fondatore di Amazon ha pubblicato su Instagram uno screenshot di un articolo della BBC che annunciava la sua “irruzione” nel progetto 007, con tanto di didascalia “Chi sceglieresti come prossimo Bond?”.
Quattro anni dopo l’ultimo film con Daniel Craig, al momento questa domanda resta ancora senza risposta. Nel frattempo, è stato annunciato che gli storici “custodi” del franchise, Barbara Broccoli e Michael G. Wilson, non prenderanno parte al progetto targato Amazon.
“Dopo oltre 60 anni, mi ritiro dalla produzione dei film di James Bond per concentrarmi su progetti artistici e di beneficenza”, ha detto Wilson, “Barbara e io siamo d’accordo, è tempo che il nostro partner di fiducia, Amazon MGM Studios, guidi James Bond verso il futuro”. “Con la conclusione di ‘No Time to Die’ e il ritiro di Michael dal cinema, sento che è giunto il momento di concentrarmi sui miei altri progetti”, ha invece concluso la Broccoli.
Amazon, Wilson e Broccoli avevano creato una joint venture per ospitare la proprietà intellettuale di 007. Tutti rimarranno comproprietari del franchising, ma ora il colosso di Bezos avrà il controllo creativo. Nel 2022, Amazon ha acquisito MGM, che deteneva i diritti di tutti i film di “Bond”, per 6,5 miliardi di dollari.
Lo scorso dicembre, il Wall Street Journal ha riferito che la società e Barbara Broccoli, figlia del produttore Albert “Cubby” Broccoli, l’uomo a cui si deve in buona parte il successo cinematografico di 007, erano indecisi su come portare avanti il franchise dopo l’uscita di scena di Daniel Craig nel 2021. Al tempo, “No Time to Die” incassò l’astronomica cifra di 774 milioni al botteghino.
Stando alle ultime indiscrezioni, sembrerebbe che la società di Bezos avesse proposto la produzione di uno spin-off, vedendo però la propria idea essere bocciata dalla produttrice.
Il Journal ha descritto la vicenda come “uno scontro tra la Hollywood del XX secolo dei grandi schermi e una nuova industria dell’intrattenimento, governata da aziende della Silicon Valley che premiano i dati, gli algoritmi e gli abbonamenti allo streaming”.