Con un deciso cambio di rotta rispetto all’amministrazione democratica, il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS), guidato Robert F. Kennedy Jr., ha pubblicato nuove linee guida che ridefiniscono il concetto di sesso descritto ora come “immutabile e biologico”, limitato esclusivamente alle categorie di maschio e femmina.
Il provvedimento è stato accompagnato dal lancio di un sito web denominato Protecting Women and Children, che oltre a sostenere le nuove politiche supporta l’esclusione dei transgender dagli sport femminili e vieta l’accesso all’assistenza sanitaria per la transizione ai minori di 19 anni.
Kennedy ha dichiarato che l’obiettivo è “riportare il buon senso e la verità biologica” nelle normative governative, in linea con l’ordine esecutivo firmato da Donald Trump nel suo primo giorno di mandato, che impone al governo di riconoscere ufficialmente solo il sesso assegnato alla nascita. Tuttavia, le associazioni per i diritti civili denunciano questa mossa come un attacco ai diritti, basato su un’ideologia anti-scientifica e dannosa.
I nuovi protocolli rappresentano un drastico passo indietro nella protezione delle persone transgender e non binarie, negano la validità dell’identità di genere e minano l’accesso a cure mediche essenziali. Diversi esperti sostengono che la realtà biologica sia molto più complessa della rigida dicotomia imposta dalla politica, poiché esistono condizioni intersessuali e variazioni genetiche che non rientrano in una classificazione semplificata.
L’HHS ha giustificato le restrizioni presentandole come misure a tutela delle donne, sostiene che il riconoscimento del sesso come categoria biologica “immutabile” sia necessario per garantire la sicurezza e le opportunità delle atlete nei contesti sportivi. A supporto di questa tesi, il nuovo sito web dell’agenzia presenta un video di Riley Gaines, ex nuotatrice del Kentucky e attivista che promuove il divieto della partecipazione delle atlete queer nelle competizioni femminili. La sportiva nella clip ringrazia Donald Trump e l’HHS per la “difesa coraggiosa della verità e del buon senso”.
Anche il mondo dello sport ha deciso di adeguarsi con cambiamenti significativi, come la decisione della National Collegiate Athletic Association, NCAA, un’associazione che regola lo sport nelle università, di aggiornare le proprie normative, da ora in poi consentirà la partecipazione solo alle donne nelle gare femminili.
Le reazioni non si sono fatte attendere: Matthew Rose, senior advocate della Human Rights Campaign, la più grande organizzazione per i diritti civili LGBTQ+ negli Stati Uniti, ha denunciato l’operazione come un’iniziativa propagandistica che ignora le emergenze sanitarie reali e utilizza fondi pubblici per una crociata discriminatoria.
Attraverso queste nuove misure, i GOP proseguono la loro campagna contro i diritti dei transgender e alimentano un clima di esclusione e marginalizzazione a discapito di una delle comunità più vulnerabili del Paese.