L’ansia c’è e qualcuno parla persino di dimissioni dal soglio: Papa Francesco, 88 anni, rimane ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma con una polmonite bilaterale. Ieri il bollettino serale parlava di un “lieve miglioramento” delle condizioni cliniche in base alle analisi del sangue. Oggi, dopo una “notte serena”, Bergoglio ha fatto colazione in poltrona e “prosegue la terapia e le attività lavorative” secondo fonti del Vaticano: ha nominato vescovo di Saint-Dié (Francia), il reverendo François Gourdon, del clero della Diocesi di Angers.
Sono sette giorni che il Pontefice è in ospedale ormai e si parla di almeno un’altra settimana se tutto va bene. Ieri, per venti minuti ha ricevuto la premier Giorgia Meloni arrivata al Policlinico in gran riserbo; più tardi ha detto di averlo trovato “vigile e reattivo. Abbiamo scherzato come sempre. Non ha perso il suo proverbiale senso dell’umorismo”. Il Papa è curato con cortisone e antibiotici.
Ma potrebbe dimettersi, Bergoglio? Non aveva escluso in passato l’ipotesi, se non fosse stato in grado di compiere il suo magistero. Ne ha parlato il cardinale Gianfranco Ravasi intervistato dalla radio RTL: “Io penso che possa farlo, perché è una persona che, da questo punto di vista, è abbastanza decisa nelle sue scelte. Finora ha ritenuto di continuare la sua attività”. E per ora non se ne parla: “L’apprensione c’è stata, è vero, soprattutto quando si è manifestata la sindrome della polmonite bilaterale, che, in una persona con un polmone a cui è stato asportato un lobo in passato, rappresenta evidentemente una situazione piuttosto difficile da superare. Tuttavia, non si tratta di una situazione critica, come sospettato da alcuni mezzi di comunicazione. Io uscivo dal Vaticano l’altra sera e già una giornalista mi chiedeva se avessi visto rientrare il Papa a Santa Marta per un motivo non positivo. Invece no, tutto normale”.
Il Papa dovrebbe recarsi in maggio a a Nicea, in Turchia, il luogo dove si è celebrato il Concilio del 325. La celebrazione dell’anniversario, 1700 anni, sarà a fine maggio. Intanto fuori dal Gemelli la gente gli augura ogni bene, e anche dall’Argentina suo paese natale arrivano gli auguri di chi prega per lui.