L’amministrazione Trump ha interrotto bruscamente l’assistenza legale per i minori immigrati non accompagnati, ordinando agli avvocati finanziati dal governo in tutto il paese di cessare immediatamente il loro lavoro.
La sospensione dei programmi di assistenza legale mette in pericolo minori già a rischio di tratta di esseri umani (pericolo su cui Trump e in generale i candidati repubblicani avevano battuto durante l’ultima campagna elettorale”). L’ordine di “fermare tutto il lavoro” colpisce organizzazioni non profit statunitensi che forniscono consulenza legale a circa 26.000 minori non accompagnati.
L’ improvvisa direttiva emessa martedì dal Dipartimento dell’Interno è stata confermata da diverse organizzazioni. Il Guardian ha intervistato Yliana Johansen-Méndez, responsabile del programma di ImmDef (Immigrant Defenders Law Center), il più grande fornitore di servizi legali per minori non accompagnati nella California meridionale, e l’Acacia Center for Justice.
“È ripugnante”, ha dichiarato Yliana Johansen-Méndez: gli attivisti si aspettavano alcuni tentativi di ridurre questi servizi, ma non una sospensione così brusca che coinvolge anche i bambini già sotto custodia governativa.
Tra i clienti di ImmDef ci sono bambini di pochi mesi e ragazzi in età scolastica, fino all’adolescenza. Molti di loro si trovano in situazioni estremamente vulnerabili e sono stati vittime di abusi nei loro paesi d’origine o negli Stati Uniti, oppure sono vittime di tratta. Per i clienti con udienze programmate nei prossimi giorni o settimane, la mancata comparizione potrebbe comportare un ordine di espulsione immediata.
Lindsay Toczylowski, presidente e CEO di ImmDef, ricorda che i programmi di difesa legale finanziati dal governo esistono da vent’anni per “tutelare i diritti dei più vulnerabili tra noi”, e che l’eliminazione dell’assistenza legale per i minori “provocherà il caos nei tribunali per l’immigrazione e violerà il nostro impegno per la sicurezza dei bambini”.
“Questa decisione va contro il principio di tutela per i bambini vittime di tratta o a rischio di sfruttamento, che garantisce loro rappresentanza legale adeguata alla loro età “, ha dichiarato in un comunicato Shaina Aber, direttrice esecutiva dell’Acacia Center for Justice.
L’ordine di sospensione impone un arresto completo, immediato e a tempo indeterminato di tutti i servizi legali, ma ImmDef prevede di continuare a lavorare per i propri clienti, ha affermato Johansen-Méndez. “Abbiamo obblighi professionali nei confronti di questi clienti”, ha detto. “Siamo vincolati dai giuramenti che abbiamo fatto come avvocati nei nostri ordini professionali statali a non compiere nulla che possa danneggiare i loro casi”.
Tra i minori colpiti da questo ordine ci sono quelli che si sono presentati alle autorità di frontiera senza i genitori e sono stati affidati all’Ufficio per il reinsediamento dei rifugiati (ORR). ImmDef e altre organizzazioni non profit che forniscono servizi legali hanno operato come subappaltatori per offrire assistenza legale ai minori e valutare se abbiano diritto a un’eventuale sospensione dell’espulsione, mentre le amministrazioni locali cercano familiari che possano prenderli in custodia.
Ma l’amministrazione Trump quattro giorni fa ha anche dato ordine che ai nuclei che si offrono di accogliere e sponsorizzare i bambini non accompagnati, siano prese le impronte digitali. Se qualcuno nel nucleo familiare è senza documenti, come spesso è il caso, diventa immediatamente a rischio deportazione. Questo fa significa che gli eventuali parenti già negli Stati Uniti si trovano nella posizione inumana di mettere a rischio se stessi o altri familiari, oppure abbandonare i minori.
“Questi bambini sono sotto la custodia del governo e non hanno un familiare o un adulto che possa intervenire per loro; dovrebbero affrontare il tribunale da soli, senza nessuno al loro fianco per aiutarli”, ha detto Johansen-Méndez. “E pensare che il nostro sistema legale possa accettare una situazione del genere è incredibile”.
È molto probabile che la vicenda finisca in tribunale, ennesima contesa di queste settimane: l’amministrazione Trump aveva già emesso un ordine simile per i programmi di assistenza legale destinati agli adulti a rischio di deportazione, ma il Dipartimento di Giustizia ha ripristinato i finanziamenti all’inizio di febbraio, due giorni dopo che alcune organizzazioni non profit avevano citato in giudizio il governo per i tagli ai finanziamenti.