Julianne Moore è un’attrice americana, famosa per i suoi ruoli in film da Oscar e, ora, per essere finita nella lista degli autori censurati dal governo degli Stati Uniti. Il suo libro per bambini Freckleface Strawberry, una storia illustrata su una bambina con le lentiggini che impara ad accettare la propria diversità, è stato bandito dalle scuole gestite dal Dipartimento della Difesa (DoD) per volontà dell’amministrazione Trump.
Le scuole DoD sono istituti gestiti direttamente dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per i figli dei militari e del personale governativo assegnato a basi militari negli Stati Uniti e all’estero. Anche se pubbliche, sono soggette a politiche educative federali più rigide, il che le rende particolarmente influenzabili da decisioni dell’amministrazione in carica.
Pubblicato nel 2007 con illustrazioni di LeUyen Pham, Freckleface Strawberry è diventato un successo con sequel e persino un musical teatrale. Una storia innocua, all’apparenza. Ma non per il governo, che lo ha rimosso dalle biblioteche scolastiche senza troppi dettagli, trasferendolo in una “collezione professionale” a cui solo il personale scolastico può accedere.
Moore, sorpresa e amareggiata, ha scritto su Instagram che la notizia è stata per lei un “grande shock”. “Freckleface Strawberry è un libro che ho scritto per i miei figli e per tutti i bambini, per ricordare loro che sentirsi diversi è normale. Mai avrei pensato che sarebbe stato considerato controverso”.
Secondo un’indagine di The Guardian, la rimozione è parte di una revisione più ampia ordinata dal DoD, sulla scia di due ordini esecutivi di Trump contro l’“ideologia di genere” e l’“indottrinamento radicale” nelle scuole. Il tutto senza liste nere ufficiali, senza annunci pubblici. Solo sparizioni silenziose.
Intanto, sotto il post di Moore, molti colleghi hanno espresso sgomento. “Ma cosa?? È incomprensibile”, ha scritto Kate Bosworth. “Questa cosa è spaventosa”, ha aggiunto Halle Berry. Michelle Pfeiffer ha commentato semplicemente: “State scherzando??”, e poi ha chiesto: “Dove possiamo trovare questo libro?”.
Le associazioni di bibliotecari parlano di “censura vergognosa”, il governo assicura che non c’è alcun problema di libertà d’espressione. Intanto, accanto a Freckleface Strawberry, continuano a sparire altri libri. Ma senza liste ufficiali, nessuno sa esattamente quali. E forse è proprio questo il punto.