Luigi Mangione, il giovane accusato di aver ucciso il CEO di UnitedHealthcare, Brian Thompson, ha rotto il silenzio e attraverso una dichiarazione, ha ringraziato tutti coloro che gli hanno scritto messaggi di sostegno. Le sue parole sono state pubblicate su un sito web creato dalla difesa e rappresentano la sua prima comunicazione ufficiale dopo l’appello rivolto ai giornalisti durante gridato mentre veniva trasferito in un tribunale della Pennsylvania lo scorso dicembre.
Il giovane, attualmente detenuto presso il Metropolitan Detention Center di New York, è imputato di omicidio di primo grado con finalità terroristiche, oltre a possesso illegale di armi e strumenti contraffatti. Secondo gli inquirenti, il 4 dicembre scorso in un agguato premeditato avrebbe colpito Thompson alle spalle mentre camminava su un marciapiede della Grande Mela.
Nel messaggio pubblicato online, il presunto killer ha espresso sorpresa e gratitudine per le lettere ricevute: “Sono sopraffatto e grato verso tutti coloro che mi hanno scritto per condividere le loro storie ed esprimere il loro sostegno”.
L’omicidio di Thompson ha suscitato un’ondata di indignazione tra le autorità. Il procuratore distrettuale di Manhattan, Alvin Bragg, ha condannato duramente quanto accaduto e ha sottolineato che “questo tipo di violenza armata premeditata e mirata non può e non sarà tollerata”. Anche il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, aveva criticato aspramente coloro che tentano di giustificare il gesto del ragazzo e ha sottolineato: “Questo assassino viene salutato come un eroe, non lo è”.
L’accusa sostiene che Mangione abbia utilizzato una “pistola fantasma” dotata di silenziatore. Sulla scena del crimine, le forze dell’ordine avevano rinvenuto dei bossoli con incise le parole “negare”, “deporre” e “ritardare”. Inoltre, tra gli effetti personali del sospettato sarebbero stati rinvenuti scritti contenenti forti critiche al sistema sanitario statunitense. Tuttavia, la polizia ha confermato che né lui né la sua famiglia erano clienti del colosso delle assicurazioni.
Nonostante le accuse, l’imputato si è sempre dichiarato non colpevole e rimane in attesa del processo.
UnitedHealthcare, non ha rilasciato dichiarazioni in merito alla vicenda, mentre la comunità guarda agli sviluppi giudiziari di un caso che tuttora divide l’opinione pubblica.