Ancora un’auto sulla folla e ancora un richiedente asilo che ferisce o uccide passanti in Germania. Quello di Monaco è il terzo caso di presunto attentato terroristico in pochi mesi nel Paese, dopo l’auto su un mercatino di Natale a Magdeburgo (Sassonia Anhalt) nel dicembre 2024 e l’accoltellamento in un parco ad Aschaffenburg, in Baviera, a gennaio.
Sull’asfalto si vede ancora la Mini Cooper bianca guidata dal 24enne richiedente asilo, tale Farhad N., arrestato sul posto dopo avere ferito gravemente 30 persone, tra cui anche bambini, mentre gli inquirenti hanno perquisito l’abitazione in cui avrebbe risieduto nel quartiere di Solln, a sud della città.
L’uomo, in Germania dal 2016, si sarebbe avvicinato ai mezzi della polizia sul posto prima di accelerare e investire i partecipanti a una manifestazione sindacale. “Non aveva precedenti prenali – ha dichiarato ministro dell’Interno bavarese Joachim Herrmann correggendo le informazioni rilasciate in mattinata dalla polizia. – Le affermazioni in base al quale era noto alle forze dell’ordine erano ascrivibili a una attività investigativa nella quale era comparso come testimone. L’uomo aveva un permesso di soggiorno e di lavoro e, dunque, non era stato oggetto di un provvedimento di espulsione”. La richiesta d’asilo, invece, gli era stata bocciata.
Il governatore della Baviera Markus Soeder, leader della Csu, partito sorella della Cdu di Friedrich Merz, che ha chiesto misure più severe contro i migranti dopo la serie di attacchi che hanno scioccato il Paese, lo ha fatto notare visitando il luogo del presunto attentato: “Fa male sentirlo. C’è stato un episodio ad Aschaffenburg a gennaio, ora qui a Monaco”, ricordando quanto accaduto nella città bavarese, quando un afgano di 28 anni ha accoltellato e ucciso un uomo e un bambino di due anni in un parco.
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz (Spd), che il 23 febbraio è candidato per un secondo mandato alle elezioni anticipate, ha promesso l’espulsione del richiedente asilo. “Quello che è successo è terribile”, ha detto Scholz ai giornalisti. “Dal mio punto di vista è abbastanza chiaro che questo aggressore non può contare su alcuna pietà, deve essere punito e deve lasciare il Paese”. La ministra dell’Interno tedesca, Nancy Faeser (Spd), ha dichiarato che “Lo Stato di diritto deve mostrare la massima severità”.