Il ventiseienne Luigi Mangione accusato di aver assassinato il CEO di United Healthcare Brian Tompson lo scorso 4 dicembre, ha accettato una donazione di 300.000 dollari che i suoi sostenitori hanno stanziato per aiutarlo a far fronte alle spese legali. Attualmente sono arrivate più di 10.000 donazioni individuali a fondo di difesa di Mangione.
Il suo avvocato, Karen Friedman Agnifilo, che ha creato la raccolta fondi online su GiveSendGo ha dichiarato: “Luigi è a conoscenza del fondo e apprezza molto l’affetto e il sostegno delle persone. Il mio cliente prevede di utilizzarlo per combattere le accuse mosse contro di lui”.
Il portavoce Sam Beard del comitato legale costituito il 4 dicembre scorso e composto da quindici persone che si è occupato di gestire la raccolta fondi a favore di Mangione ha detto:”Siamo entusiasti che Luigi stia accettando questi fondi in modo da poter sostenere la sua difesa con tutta la forza possibile”.
Beard ha poi aggiunto: “L’industria americana dell’assicurazione sanitaria privata ha rovinato innumerevoli vite negando alle persone l’accesso alle cure di base seppellendo le famiglie in debiti medici. Non sorprende che le presunte azioni di Luigi siano comprese e sostenute da decine di milioni di americani”. Oltretutto il portavoce ha sottolineato la famiglia dell’imputato non sta pagando le sue spese legali.
Mangione che è attualmente detenuto presso il Metropolitan Detention Center di Brooklyn, continua a dichiararsi non colpevole e rischia, secondo i legali, la pena dell’ergastolo senza libertà vigilata. Come riporta News Nation, l’ex procuratore federale Neama Rahmani ha sottolineato: che molti simpatizzano per Mangione nonostante i presunti crimini dovuti a un rifiuto del sistema sanitario americano. “Non ho mai visto un imputato criminale, tanto meno accusato di assassinio, ricevere tanta simpatia sia sui media tradizionali che sui social media. È una sorta di eroe popolare per molti”, ha detto.