Secondo alcune fonti a conoscenza di un’analisi tecnica condotta dall’esercito statunitense, il pallone spia cinese che ha sorvolato i cieli degli USA nel 2023 era dotato di tecnologia americana.
La scoperta di un modulo di comunicazione satellitare, sensori e altre tecnologie di almeno cinque aziende statunitensi sottolinea il fallimento degli sforzi del Paese per limitare le esportazioni di tecnologie che potrebbe avere usi militari, favorendo nazioni rivali come Cina, Russia ed Iran.
La vicenda, inoltre, ha sollevato anche dubbi anche sul ruolo delle aziende private che vendono le loro attrezzature a livello globale. L’aeromobile in questione entrò negli USA nel gennaio del 2023, passando attraverso i cieli dell’Alaska: attraversò poi il Canada e il Midwest americano, prima di essere abbattuto da un caccia F-22 al largo della costa della Carolina del Sud il 4 febbraio.
Al suo interno, il gigantesco pallone disponeva di diverse apparecchiature tecnologiche utilizzate in genere per la sorveglianza. Al tempo, il governo cinese si giustificò dicendo che si trattava di un pallone meteorologico che era stato spinto fuori rotta dai venti. In realtà, il carico tecnologico a bordo, ha permesso al mezzo di effettuare rilevamenti, scattare fotografie e raccogliere altri dati. Il pallone potrebbe anche aver trasportato alianti lanciabili in grado di raccogliere dati più dettagliati, dal momento che disponeva di vani di stoccaggio vuoti.
L’analisi di 75 pagine delle parti recuperate dal velivolo è stata condotta dal National Air and Space Intelligence Center in Ohio. La tecnologia identificata corrisponde a quella contenuta in un brevetto assegnato nel 2022 agli scienziati del Chinese Academy of Sciences (CAS) Aerospace Information Innovation Research Institute di Pechino, che ha legami con l’esercito cinese.
Il brevetto comprendeva un modulo per la messaggistica a breve distanza chiamato Iridium 9602, prodotto da Iridium, un fornitore globale di comunicazioni satellitari con sede a McLean, in Virginia. L’analisi del materiale recuperato, inoltre, ha mostrato il mezzo incorporava anche la tecnologia di altre quattro aziende statunitensi (Texas Instruments, Omega Engineering in Connecticut, Amphenol All Sensors Corporation ed Onsemi) e di una società svizzera.
Tuttavia, dopo la recente scoperta, l’ambasciata cinese di Washington DC ha ribadito nuovamente che il pallone stava sorvolando gli USA per puro caso. Al contempo, i vertici di Iridium si sono giustificati, affermando di non poter sapere in quali mani sarebbero finiti i loro dispositivi tecnologici, rivelando però di avere partner commerciali in Cina.
“Di certo non accettiamo che le nostre radio o i nostri moduli finiscano per essere utilizzati in modi in cui non dovrebbero”, ha concluso la società.