“I sauditi possono creare uno Stato palestinese in Arabia Saudita”, ha dichiarato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu in un’intervista rilasciata a Channel 14. “Hanno molta terra laggiù”.
A fronte di una tregua fragilissima entrata nella seconda fase, che comporta il rilascio di tutti i prigionieri, sul tavolo delle trattative ci sarebbe anche la possibilità di una pace definitiva, con la proposta della creazione di uno Stato palestinese. Ma Netanyahu non sembra essere disponibile.
Il presidente israeliano non è disposto a firmare “un accordo che metta in pericolo Israele”. “Prima del 7 ottobre a Gaza c’era già uno Stato palestinese e guarda cosa abbiamo ottenuto: il più grande massacro dalla Shoah”, ha detto, riferendosi al 7 ottobre 2023, e rilanciando la proposta dei giorni scorsi di Donald Trump di distribuire i due milioni di palestinesi fra Egitto e Giordania. I rappresentanti di entrambi i Paesi si sono fermamente opposti.
In merito al suo piano, definito da lui stesso come “transazione immobiliare” fra Stati Uniti e Israele, il presidente Donald Trump ha dichiarato di “non avere fretta”. Alla fine di una conferenza stampa alla Casa Bianca, ha aggiunto che il suo progetto di svuotare la Striscia di tutti i suoi abitanti e trasformarla nella “riviera del Medio Oriente” porterebbe stabilità nell’area e che “altri potrebbero investirci in futuro”.