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February 4, 2025
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Donald Trump vuole occupare Gaza con le forze Usa e cacciare i palestinesi

Intende trasformare la Striscia nella "riviera del Medio Oriente". Sconcerto nel mondo e nelle diplomazie internazionali. Immediato no di Moscae dei paesi arabi

David MazzucchibyDavid Mazzucchi
Time: 3 mins read

C’è sconcerto nel mondo. Anche Netanyahu lo ha ascoltato incredulo. Donald Trump vuole occupare la  Gaza con le forze Usa se necessarie, cacciare due milioni di palestinesi che non potranno più farvi ritorno e trasformare la Striscia  “nella riviera del medio Oriente”. Nel suo primo incontro col leader israeliano durante una conferenza stampa alla fine del loro intenso incontro ha lanciato questa proposta che secondo lui con la collaborazione di Giordania Egitto e anche Arabia Saudita potrebbe portare alla pace in tutto il Medio Oriente. La condizione naturalmente una volta risolta la questione degli ostaggi è lo sterminio di Hamas e la deportazione di quasi 2 milioni di cittadini palestinesi che stanno rientrando nelle loro città della Striscia di Gaza dopo la tregua, che continua a reggere. Trump ha descritto l’attuale situazione a Gaza per chi ci sta ritornando come un buco infernale mentre la ricostruzione sotto gli americani darebbe lavoro a decine di migliaia di persone.

IL presidente degli Stati Uniti non parlava di questa idea come di un progetto politico ma di un piano di edilizia abitativa, come farebbe un semplice costruttore americano, non uno statista alla guida della più grande potenza del mondo, che si appresta a governare distruggendo la struttura amministrativa e federale degli Stati Uniti, minacciando l’invasione della Groenlandia e l’occupazione anche del canale di Panama. Immediata e secca la reazione negativa di Mosca al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.

Davanti alle domande dei giornalisti che gli chiedevano che fine faranno i 2 milioni di palestinesi che si vedrebbero occupare il loro territorio sovrano dalle forze Usa ha risposto” ho studiato questo problema per molti mesi da ogni punto di vista e da ogni angolo e se gli Stati Uniti  possono portare pace e stabilità in Medio oriente lo farò”. Anche il premier israeliano lo ha ascoltato incredulo, forse più cosciente delle difficoltà di conquistare militarmente il territorio – perché l’idea di Trump sembra la ricetta per una nuova guerra.

Ma Netanyahu che vuole perseguire la distruzione militare di Hamas è stato costretto a dire “il presidente Trump è un leader forte e vuole portare la questione ad un livello più alto… Il suo piano cambierà la storia”. Alla fine hanno concordato che pure l’Arabia Saudita si adeguerà e che Riad non avrebbe più fra le sue richieste la nascita di uno Stato palestinese.

Ma con una lettera al segretario di Stato Marco Rubio, i rappresentanti della stessa Arabia Saudita, degli Emirati, Qatar, Egitto e Giordania si sono opposti frontalmente all’idea, sostenendo che devono essere i palestinesi a guidare  la ricostruzione di Gaza e qualsiasi altra soluzione che preveda la loro deoprtazione in altri territori equivarrebbe a destabilizzare l’intera regione. Quasi a fare da calmiere in questa proposta esplosiva, Netanyahu ha confermato che nel fine settimana una delegazione israeliana si recherà a Doha per la ripresa dei colloqui indiretti con Hamas, per una eventuale prosecuzione della tregua, ma ha concluso dicendo che la pace e la fine della guerra si avranno solo se gli israeliani vinceranno e riusciranno ad ottenere la distruzione delle capacità militari di Hamas, per evitare che una strage come quella del 7 ottobre si debba più ripetere.

“Stiamo parlando di trasferire probabilmente di un milione-settecentomila persone, forse un milione-ottocentomila”, ha detto Trump dallo Studio Ovale. “Penso che saranno reinsediati in aree dove potranno vivere una bella vita e non preoccuparsi di morire ogni giorno”… E ancora: “Gli Stati Uniti prenderanno il controllo della Striscia di Gaza per lungo tempo e saranno responsabili dello smantellamento di tutte le pericolose bombe inesplose e di altre armi presenti sul posto, livelleranno il sito, si sbarazzeranno degli edifici distrutti spianando tutto”… “Saremo proprietari, creeremo uno sviluppo economico che fornirà un numero illimitato di posti di lavoro e di alloggi per la popolazione della zona”.

Ma il presidente Trump non ha detto dove collocherà quasi due milioni di palestinesi che stanno tornando tra le macerie, non se ne vogliono andare e non intendono vivere nuovamente da occupati nella sua ‘riviera americana’.

Molti riordano che mesi fa proprio Jared Kushner, il marito di Ivanka Trump e genero del presidente, aveva classificato la Striscia di Gaza come una bellissima  proprietà costiera conquistata con la forza.

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David Mazzucchi

David Mazzucchi

David Mazzucchi è un giornalista americano esperto di politica USA e internazionale. David Mazzucchi is a reporter and columnist covering American and international politics.

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