In una dichiarazione rilasciata sabato, l’esercito degli Stati Uniti ha reso noto il nome dell’ufficiale che pilotava l’elicottero che si è scontrato con un jet dell’American Airlines sopra il fiume Potomac a Washington D.C. il 29 gennaio. L’incidente che ne è scaturito ha causato la morte di tutte le 67 persone a bordo di entrambi i velivoli, il più grave incidente di questo tipo dal 2001. Il capitano dell’esercito americano Rebecca Lobach, 28 anni, stava pilotando il Black Hawk in una missione di addestramento, secondo l’ufficio degli affari pubblici dell’esercito americano.
Il comunicato indicava che l’identità di Lobach è stata condivisa “su richiesta e in coordinamento con” la sua famiglia, la cui dichiarazione era allegata al comunicato stampa dell’esercito. “Era una stella luminosa in tutte le nostre vite”, si legge nella dichiarazione della famiglia. “Era gentile, generosa, brillante, divertente, ambiziosa e forte. Nessuno sognava più in grande o lavorava più duramente per raggiungere i suoi obiettivi”. Lobach aveva prestato servizio nell’esercito dal 2019 come ufficiale dell’aviazione, ottenendo diversi riconoscimenti tra cui la Army Commendation Medal, la Army Achievement Medal, la National Defense Service Medal e la Army Service Ribbon. Secondo la dichiarazione della famiglia, ha lavorato anche come “assistente sociale militare della Casa Bianca”, assistendo nell’organizzazione di eventi come le cerimonie di consegna della Medaglia d’onore e della Medaglia presidenziale della libertà.
In un’altra dichiarazione rilasciata un giorno prima, l’Ufficio Affari Pubblici dell’Esercito degli Stati Uniti ha identificato l’equipaggio a bordo con Lobach: il sergente maggiore Ryan Austin O’Hara, 28 anni, e l’ufficiale capo di 2° grado Andrew Loyd Eaves, 39 anni. Eaves, un pilota che aveva più di mille ore di volo, stava supervisionando il volo di addestramento e avrebbe preso i comandi in caso di emergenza. O’Hara, padre di un bambino, sarebbe stato seduto sul retro dell’elicottero.
L’esercito americano e la FAA hanno dichiarato che assisteranno le indagini del National Transport Safety Board sull’incidente. Non è ancora chiaro come il Black Hawk dell’esercito sia finito direttamente nello spazio aereo di avvicinamento all’atterraggio finale dell’aeroporto internazionale Ronald Reagan. All’indomani dell’incidente, Trump ha dichiarato che l’elicottero era colpevole di “volare troppo alto” in quello spazio aereo. Ha anche affermato, senza alcuna prova, che le politiche della DEI (che promuove la diversità nelle pratiche di assunzione) “potrebbero essere state” un fattore decisivo che ha portato all’incidente. Alla domanda su cosa abbia collegato esattamente tali politiche all’incidente, Trump ha risposto: “Perché ho buon senso, ok? E sfortunatamente, molte persone non ce l’hanno”.