Sono stati finalmente analizzati i campioni dell’asteroide Bennu prelevati dalla missione Osiris-Rex della NASA nel 2023. Da quando la capsula contenente i frammenti era atterrata nel deserto dell Utah, i diversi frammenti sono stati divisi e distribuiti in vari laboratori di ricerca in tutto il mondo, con l’obiettivo di analizzarli per comprendere meglio la natura del nostro Sistema solare. Come si evince dallo studio pubblicato su Nature Astronomy, i ricercatori hanno ritrovato al loro interno composti mai trovati prima su altri asteroidi tra cui 14 dei 20 amminoacidi “terrestri” che compongono le proteine sul nostro pianeta. I campioni contengono anche tutte e cinque le basi azotate che costituiscono Dna e Rna, cioè adenina, citosina, timina, guanina e uracile, ma anche acido nicotinico (vitamina B3) e altri composti organici. Durante i test di laboratorio sono stati rilevati anche una serie di minerali che sulla Terra vengono solitamente ritrovati nei fondali di laghi evaporati contenenti sodio. Ciò fa supporre agli scienziati, che forse un tempo su Bennu o sul suo “progenitore” era presente acqua allo stato liquido e quindi potenziali forme di vita.
Uno dei risultati più sorprendenti, spiegano gli autori, è stato “trovare composti contenenti carbonato di sodio che non erano mai stati rilevati in altri asteroidi prima. Questi composti si trovano solitamente nei fondali di laghi evaporati che un tempo erano ricchi di sodio, come il lago Searles nel deserto del Mojave negli Stati Uniti”.
I ricercatori sottolineano inoltre, che il fatto di aver trovato un numero così cospicuo di elementi presenti sulla Terra potrebbe confermare la teoria secondo cui gli asteroidi potrebbero aver portato sul nostro pianeta gli elementi biologici necessari alla sua origine.