Il presidente Trump ha firmato i documenti che richiedono ufficialmente a Meta Platforms, la società madre di Facebook e Instagram, di pagare circa 25 milioni di dollari.Come riporta il Wall Street Journal, questo accordo avrebbe lo scopo di risolvere la causa del 2021 intentata da Trump contro il colosso dei social.
Meta Platforms aveva infatti sospeso i suoi accounts in seguito all’episodio di rivolta a Capitol Hill avvenuta il 6 gennaio 2021. Il colosso ha poi annunciato nel giugno 2021 che avrebbe vietato a Trump di partecipare alla sua piattaforma per almeno due anni, dopo aver scoperto che i suoi post, a proposito della rivolta “avevano alimentato la violenza e rappresentato un rischio per la sicurezza pubblica”. Per lo stesso motivo, il profilo social di Donad Trump era stato revocato anche da Twitter che adesso è X di proprietà di Elon Musk.
In quel contesto, Trump aveva citato in giudizio Facebook e Twitter, così come i loro amministratori delegati, sostenendo di mettere a tacere illegalmente i punti di vista conservatori e di aver violato il suo diritto al Primo Emendamento sulla libertà di parola. Il profilo social del presidente è poi stato ripristinato su Twitter nel 2022 e su Facebook nel 2023.
Nelle denunce presentate al Tribunale per il distretto meridionale della Florida, Trump aveva chiesto alla corte di ribaltare la sezione 230 del Communications Decency Act. Questa misura protegge le società di social media dalla responsabilità per i contenuti pubblicati sulle loro piattaforme. Trump aveva inoltre chiesto di ripristinare i suoi account. Contestualmente alla denuncia aveva richiesto ai tribunali di impedire a Twitter, Facebook e YouTube di “esercitare la censura, il controllo editoriale o la restrizione preventiva nelle sue molte forme” riguardo ai post e i video dei presidenti.