Il Kansas sta affrontando un’epidemia di tubercolosi senza precedenti, con 67 casi attivi confermati dall’inizio dell’anno. Oltre ai casi attivi, sono state segnalate 79 infezioni latenti. Finora, i casi si registrano in particolare nella contea di Wyandotte e di Johnson. Secondo i Centri per il controllo delle malattie Statunitensi CDC, si tratta del più grande focolaio di tubercolosi documentato negli Stati Uniti dal 1950, quando il CDC ha iniziato a monitorare e segnalare i casi della malattia. Secondo i CDC inoltre, nonostante esista un vaccino contro la tubercolosi (Bacille Calmette-Guérin), non è comunemente usato negli Stati Uniti.
Nel frattempo il Dipartimento della Salute e dell’Ambiente del Kansas KDHE sta lavorando per garantire che i pazienti ricevano un trattamento appropriato. Il portavoce del del KDHE Jill Bronaugh ha sottolineato che inoltre, curare i casi dovrebbe avere l’effetto di limitare il diffondersi di questa malattia causata dal batterio Mycobacterium tuberculosis. Questo si diffonde attraverso l’aria quando chi ne è colpito tossisce o parla. Pertanto, le persone che trascorrono del tempo a stretto contatto con qualcuno che ha la tubercolosi sono a maggior rischio di infezione. La tubercolosi colpisce tipicamente i polmoni, ma può anche danneggiare il cervello, i reni o la colonna vertebrale. Questa si può manifestare in modo latente come “Infezione da tubercolosi latente” quando i batteri che hanno infettato un corpo umano, sono inattivi e non causano sintomi. La persona infetta in questo caso non è contagiosa ma può sviluppare la malattia se non viene trattata in tempo. La tubercolosi può manifestarsi invece come Malattia tubercolare quando è attiva cioè contagiosa e i sintomi sono conclamati. Chi ne è affetto può soffrire di tosse persistente, dolore toracico, stanchezza, perdita di peso e sudorazioni notturne.
Attualmente, i funzionari sanitari del Kansas stanno controllando regolarmente chiunque risulti positivo per determinare se hanno un’infezione da tubercolosi latente o una tubercolosi attiva. Il trattamento della tubercolosi latente prevede in genere uno o più farmaci, come l’isoniazide o la rifampina, per un massimo di nove mesi. Anche la Malattia tubercolare attiva può essere trattata con combinazioni di farmaci, tra cui etambutolo, rifampina e pirazinamide per un periodo più lungo di nove mesi.