Secondo una recente analisi dei dati del Census Bureau condotta dalla società di ricerca immobiliare Chamber of Commerce per gli americani anziani, la condizione di isolamento in cui possono trovarsi, può essere particolarmente pericolosa poichè li espone a un rischio maggiore di diventare depressi e inattivi, di avere incidenti e di trascurare la propria salute. In particolare, lo studio ha rilevato che gli anziani che risiedono a Washington hanno più probabilità di vivere da soli rispetto ai residenti di qualsiasi altra grande città degli Stati Uniti, ritrovandosi spesso isolati poichè rimangono senza famiglia o amici. Per far fronte a questo disagio, tre organizzazioni no-profit locali hanno promosso un programma che fa parte di una iniziativa a livello nazionale, per distribuire animali domestici robot agli anziani con lo scopo di alleviare la loro solitudine. Il mese scorso, la Fondazione Washington Home ha speso 150.000 dollari per acquistare 1.000 “robopet” e poi, in collaborazione con l’organizzazione no-profit East River Family Strengthening Collaborative, li ha distribuiti presso il Washington Seniors Wellness Center, nei complessi residenziali per anziani.
Gli animali domestici robotici Joy for All Companion Pets della società madre Ageless Innovation, “offrono davvero compagnia e non hanno bisogno di nulla in cambio”, ha affermato Steve Cone, responsabile delle comunicazioni presso il fornitore non-profit Capital Caring Health, una delle organizzazioni coinvolte nel programma DC. “Non c’è manutenzione, nessuna pulizia”.
Questi robot sono programmati per replicare alcuni comportamenti degli animali domestici. Hanno una morbida pelliccia si stirano e rotolano sulla pancia per farsi accarezzare. I cani robot abbaiano e scodinzolano e i gatti robot fanno le fusa e miagolano. “Sono stata sola, sono stata depressa”. “Penso che questo mi aiuterà”, ha detto la signora Rose Watkins, 67 anni, che sta partecipando al programma, mentre accarezzava il suo pet-robot, un cane beige con la bandana rossa, che ha chiamato “Little Rose”.
Uno studio del 2022 aveva scoperto che gli anziani che possedevano un animale domestico vivo e non robotico da più di cinque anni, mostravano un declino più lento della memoria verbale nel tempo, rispetto a chi non aveva animali domestici.
“Non possiamo dire con certezza che siano gli animali domestici a causare questo effetto, ma pensiamo che possano attenuare lo stress”, ha affermato la sociologa medica Jennifer Applebaum, autrice dello studio e professoressa presso l’Università della Florida. Tuttavia, le spese veterinarie e il fatto di doverli assistere nei loro bisogni in quanto esseri viventi, può rendere difficoltoso o addirittura impossibile occuparsene, dovendo rinunciare a loro. Durante i prossimi mesi, la vicedirettrice dell’East River Aisha Bailey insieme al suo team, condurrà sondaggi per rilevare gli effetti della compagnia dei “robopet” sullo stato d’animo degli anziani.