Stando agli ultimi rumors, tra le priorità di Donald Trump, una volta ripreso possesso dello Studio Ovale, vi sarebbe quella di salvare il futuro di TikTok negli USA.
Il presidente eletto entrerà in carica il 20 gennaio, il giorno successivo al possibile ban dell’applicazione, come stabilito dalla legge firmata da Joe Biden ad aprile, che impone a ByteDance, società madre del social network, di vendere le attività americane del suo gioiellino ad un’azienda non cinese.
Il team legale di TikTok, nel frattempo, ha sostenuto che la norma viola i diritti di libertà di parola dei milioni di utenti, mentre il governo statunitense ha affermato che la proprietà di TikTok da parte della cinese ByteDance rappresenta un rischio per la sicurezza nazionale. I funzionari, infatti, temono lo stretto legame tra l’azienda e Pechino, che potrebbe servirsi del social che mettere le mani sui dati personali di milioni di residenti.
Alcuni giudici americani, negli ultimi mesi, hanno proposto misure meno drastiche per proteggere i cittadini, come pubblicare avvisi sull’app per ricordare agli utenti che i loro dati potrebbero essere condivisi e utilizzati dalla Cina comunista, o vietare a TikTok di raccogliere informazioni personali sugli americani.
Negli USA il social conta oltre 170 milioni di iscritti: un’enormità. Ma, come affermano gli esperti, una possibile chiusura dell’app nel Paese rappresenterebbe un pericolo non solo per ByteDance, ma anche per migliaia di piccole aziende americane che proprio grazie al social network hanno visto crescere i loro guadagni.
Come spiegato dagli stessi vertici di TikTok “Come strumento di marketing, sia gratuito che a pagamento, per le aziende, l’app aiuta a generare decine di miliardi di dollari di fatturato, supporta centinaia di migliaia di posti di lavoro negli Stati Uniti e offre innumerevoli opportunità per i titolari delle aziende”. In un rapporto pubblicato insieme a Oxford Economics lo scorso anno, la piattaforma ha dichiarato di aver aggiunto 24 miliardi di dollari all’economia statunitense.
Sta di fatto, che più il tempo passa e più la società rischia di dover dire addio al mercato USA, a meno che entro domenica la Corte Suprema non decida di dichiararsi contraria alla legge firmata in primavera.
Nel frattempo, come riferito dal Washington Post, Donald Trump starebbe valutando la possibilità di promuovere un ordine esecutivo che sospenderebbe la vendita di TikTok per 60-90 giorni dal suo ritorno alla Casa Bianca. Supponendo che la Corte Suprema stabilisca che il divieto dell’app è costituzionale, il leader MAGA potrebbe ufficializzare il provvedimento subito dopo l’Inauguration Day.