Negli ultimi mesi, i misteriosi droni che hanno punteggiato i cieli del New Jersey e degli stati vicini hanno suscitato un acceso dibattito. Tra i residenti, sono emerse preoccupazioni e speculazioni riguardo alla natura di questi velivoli non identificati.
La verità, adesso sembra essere vicina. Secondo fonti qualificate, si tratterebbe di aeromobili top secret, sviluppati dall’esercito degli Stati Uniti come parte di un programma di preparazione per un possibile conflitto con la Cina. L’obiettivo sarebbe quello di testare questi prototipi corazzati, prima di un possibile utilizzo in uno scontro internazionale su larga scala.
Un esperto di sicurezza ha spiegato che il Presidente americano ha previsto che in caso di un’invasione di Taiwan da parte del “Paese di Mezzo”, i taiwanesi potrebbero fare affidamento sulla tecnologia avanzata dei droni statunitensi per difendersi. Questi velivoli, paragonabili alla grandezza di un furgone, sono equipaggiati con armamenti sofisticati e per questo oggetto di controlli rigorosi. L’informatore ha rivelato che i prototipi avvistati sono stati dispiegati dalla Naval Weapons Station Earle a Colts Neck, con supporto da parte dei sottomarini situati al largo della costa, nei pressi di Asbury.
Alcuni degli avvistamenti avevano destato particolare allarme: erano stati segnalati vicino a Bedminster, dove si trova il campo da golf del presidente eletto Donald Trump, e nelle vicinanze del Picatinny Arsenal, una struttura di ricerca militare statunitense.
I velivoli sono stati progettati per concentrarsi su oggetti in movimento, elemento essenziale per verificare la loro efficacia in scenari di combattimento reali. L’area trafficata della New Jersey Turnpike, grazie alla fitta rete autostradale era stata identificata, da parte degli esperti, come il “bersaglio perfetto”.
Le fonti di intelligence, che continuano a monitorare le mosse della Cina, ritengono che la superpotenza comunista stia di fatto preparando una vasta invasione dell’isola del Pacifico contesa, come primo passo per il dominio globale. Anche il generale in pensione Paul Vallely ha avvisato: l’escalation tra le due nazioni è ormai inevitabile e il conflitto militare sembra essere la sola opzione rimasta per risolvere la crisi.
Nel frattempo, gli USA hanno approvato una fornitura di armi da 2 miliardi di dollari a Taiwan, che include anche missili avanzati, progettati per contrastare minacce provenienti dai territori limitrofi.