Un recente studio rivela che il 54% dei giovani americani tra i 18 e i 35 anni fa sogni influenzati da pubblicità, con il 38% che li fa regolarmente. Alcune aziende starebbero studiando come sfruttare questa predisposizione naturale, magari attraverso tecniche come suoni, immagini o messaggi subliminali, per far sì che i loro prodotti o marchi compaiano nei sogni delle persone, influenzando potenzialmente i loro comportamenti e decisioni d’acquisto.
Il sondaggio condotto su un campione di consumatori da Survey Monkey e pubblicato a gennaio dall’agenzia The Media Image, ha rilevato che mentre due terzi dei consumatori (66%) segnalano resistenza a fare acquisti in base ai loro sogni, l’altro terzo ammette che i loro sogni li hanno incoraggiati ad acquistare prodotti o servizi nell’ultimo anno. Inoltre, lo studio segnala che la presenza di marchi importanti nei sogni sembra essere particolarmente diffusa. In questo senso, il 48% dei giovani americani ha raccontato di aver incontrato nei loro sogni brand famosi come Coca-Cola, Apple o McDonald. Tuttavia, tale fenomeno sembra avere una spiegazione scientifica poichè gli esperti di Harvard suggeriscono che ciò potrebbe essere dovuto a un processo cerebrale di “riattivazione” della memoria durante il sonno, dove l’esposizione frequente ai marchi dei vari prodotti nella vita quotidiana aumenta la loro probabilità di apparire nei sogni.
Già da tempo il marketing ricorre all’utilizzo di messaggi subliminali. Si tratta di stimoli che vengono presentati a livello inconscio per influenzare il comportamento o le percezioni delle persone senza che queste se ne rendano conto. Nel contesto della pubblicità, come quella di Coca-Cola, i messaggi subliminali sono stati utilizzati per promuovere il prodotto già dagli anni ’80. Nell’ottica attuale però, questi dovrebbero essere studiati dagli esperti di marketing in modo da colpire l’attenzione dei consumatori per agire e “attivarsi” durante la fase onirica.
Nonostante le questioni etiche che sempre di più potrebbero scaturire a proposito del fenomeno della commercializzazione della coscienza umana e sul potenziale sfruttamento degli stati mentali vulnerabili delle persone per scopi di marketing, il 41% degli intervistati ha dichiarato che sarebbe aperto alla possibilità di vedere annunci nei propri sogni se ciò servisse a ottenere sconti su prodotti o servizi.
Nel frattempo, l’American Marketing Association ha già riferito che il 77% delle aziende intervistate nel 2021 ha espresso l’intenzione di sperimentare “annunci da sogno” entro quest’anno.