Il primo test in volo del razzo New Glenn dell’azienda Blue Origin fondata da Jeff Bezos è avvenuto con successo. La società ha reso noto che a pochi minuti dal lancio, avvenuto dalla Space Force Station di Cape Canaveral in Florida con un’ora di ritardo per alcuni imprevisti tecnici, la parte superiore del veicolo è riuscita ad raggiungere l’orbita come previsto, portando con sé il Blue Ring Pathfinder. Si tratta di una piattaforma progettata per trasportare e rilasciare in orbita più satelliti per un carico capace di supportare un peso fino a tre tonnellate. La parte inferiore, invece, si è disintegrata dopo essersi separata dall’altra, senza riuscire ad atterrare sulla piattaforma nell’Oceano Atlantico. L’obiettivo per cui il razzo alto ben 98 metri è stato progettato è quello di essere utilizzato per portare in orbita carichi commerciali e ritornare sulla Terra per essere riutilizzato più volte. Attualmente però, i primi lanci serviranno a ottenere la certificazione National Security Space Launch.
“Il nostro obiettivo principale oggi è raggiungere l’orbita in sicurezza. Tutto ciò che va oltre è la ciliegina sulla torta. Sappiamo che far atterrare il booster al nostro primo tentativo al largo dell’Atlantico è ambizioso, ma ci stiamo provando. Non importa che cosa accadrà, impareremo, perfezioneremo e applicheremo quella conoscenza al nostro prossimo lancio” ha dichiarato l’azienda in un post su X poco prima del lancio.
Qualche ora fa Dave Limp, Ceo di Blue Origin ha dichiarato: “Sono incredibilmente orgoglioso che New Glenn abbia raggiunto l’orbita al primo tentativo”.
La Blue Origin ha iniziato nel 2012 a lavorare alla realizzazione del razzo e il primo lancio era inizialmente previsto per la fine del 2024. Tuttavia, alcuni imprevisti tecnici e meteo ne hanno causato il ritardo. Anche Elon Musk si è congratulato con Bezos per aver “raggiunto l’orbita al primo tentativo” in un post su X.