Il futuro degli Stati Uniti si preannuncia allarmante. Entro il 2033, il numero dei decessi potrebbe superare quello delle nascite, un dato che segna un cambiamento epocale nella struttura della popolazione americana. La previsione arriva dal rapporto annuale del Congressional Budget Office, l‘agenzia federale all’interno del ramo legislativo del governo che fornisce informazioni economiche e di bilancio al Congresso, che ha recentemente pubblicato il suo “outlook” sulla crescita demografica.
Questa stima anticipa di sette anni quanto era stato predetto nella ricerca precedente, che fissava il sorpasso dei decessi sulle nascite per il 2040. Il nuovo studio del CBO sottolinea un aumento inferiore rispetto alle previsioni. Infatti, se nel 2025 si prevede un leggero incremento della popolazione, da 346 a 350 milioni, la proiezione per il 2054 è stata ridotta da 383 a 372 milioni di abitanti.
La causa principale di questo rallentamento, secondo l’agenzia, è un tasso di crescita annuale che si prevede sarà dello 0,2% nei prossimi trent’anni, nettamente inferiore rispetto allo 0,9% degli ultimi cinquanta. Inoltre, tra il 2025 e il 2035 viene stimato che la crescita media sarà dello 0,4%, per scendere ulteriormente allo 0,1% tra il 2036 e il 2055.
A influire su questa immobilità influiscono vari fattori, come che la ridotta fertilità, l’invecchiamento della popolazione e una crescente diminuzione dell’immigrazione. Per quanto riguarda questo ultimo fattore, il rapporto segnala una riduzione delle proiezioni a causa delle recenti politiche adottate dal presidente uscente Joe Biden, che hanno regolato i flussi alle frontiere.
Nello studio, viene inoltre evidenziato come “l’immigrazione diventi una fonte sempre più importante per la crescita demografica” e come, senza di essa, la popolazione statunitense inizierebbe a scendere già a partire dal 2033.
Con i dati forniti, CBO lancia un segnale preoccupante sulla sostenibilità della crescita demografica degli Stati Uniti e sulle sfide future che il paese dovrà affrontare per mantenere un equilibrio sociale senza un ricambio generazionale.