”Nella mattinata di oggi a Roma è deceduto all’età di 94 anni Furio Colombo, assistito dalla moglie Alice e dalla figlia Daria’’annuncia la famiglia del giornalista che è stato inviato della Rai e corrispondente dagli Stati Uniti, editorialista di Repubblica, direttore de L’Unità e fondatore del Fatto Quotidiano.
Durante la sua intensa attività lavorativa, Colombo ha anche ricoperto il ruolo di parlamentare per tre legislature per i DS L’Ulivo e il PD è stato autore di testi letterari e cinematografici e diretto per tre anni l’Istituto Italiano di Cultura di New York, nonché titolare di cattedra alla Columbia University. Ha anche svolto incarichi aziendali prima alla Olivetti e poi come Rappresentante Fiat negli Stati Uniti’’, si legge nel messaggio della famiglia.
Durante gli anni a New York, Furio Colombo fu l’animatore della serata per un anniversario del giornale America Oggi e la sua nomina come direttore dell’Istitituto Italiano di Cultura di New York portò a un periodo d’oro, con artisti, scrittori, filosofi di primissimo piano che presentavano le loro opere all’Istituto.
Colombo era nato in Val d’Aosta, a Châtillon, nel 1931, e aveva cominciato a lavorare in Rai negli anni ’50, dopo la laurea in Giurisprudenza a Torino. Ha lavorato come autore per programmi e documentari, insieme a Umberto Eco e Piero Angela ed è stato tra i fondatori del Gruppo ’63, un movimento culturale di neoavanguardia, nato a Palermo nel 1963. Giornalista professionista dal 1967, Colombo fu anche tra i fondatori e professore al Dams di Bologna. Sua l’ultima intervista a Pier Paolo Pasolini, pubblicata su La Stampa il giorno prima dell’omicidio dello scrittore. Corrispondente dagli Stati Uniti de La Repubblica, ha scritto anche per il New York Times e la New York Review of Books.
A seguito della notizia sono arrivati molti messaggi di stima e cordoglio dal mondo politico. Il vicecapogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Alfredo Antoniozzi, ha detto:”Piangiamo la scomparsa di Furio Colombo, uno dei più grandi giornalisti italiani. È stato un giornalista eccellente e anche un uomo coraggioso, come si vide su alcuni fatti drammatici della nostra Nazione, tipo la strage di Bologna, in cui espresse un pensiero controcorrente. Era culturalmente distante da noi e anche nostro avversario spigoloso ma questo fa parte della democrazia. Lo ricordiamo con grande stima”. I funerali saranno celebrati domani 15 gennaio al Cimitero Acattolico di Roma.