All’atterraggio all’aeroporto di Fort Lauderdale-Hollywood, sono stati trovati due cadaveri nel vano ruota di un volo di JetBlue partito da New York. Due settimane fa, era stato registrato un episodio analogo nel vano ruota di un aereo di United Airlines da Chicago a Maui.
La loro identità è ancora sconosciuta né il sesso delle vittime è stato reso noto e la compagnia aerea ha sottolineato che “le circostanze che hanno portato all’accesso all’aereo rimangono oggetto di indagine”. Secondo le prime ricostruzioni, l’aereo è stato operativo tutta la giornata di lunedì 6 gennaio. Il primo volo è stato da Kingston, in Giamaica, all’1:10 di mattina a New York. Poi ce n’è stato un secondo verso Salt Lake City alle 7:36 e il ritorno di nuovo sull’aeroporto di JFK. Infine, è partito per la Florida intorno alle 20 ed è atterrato a Fort Lauderdale alle 23:10, dove è stato dato l’allarme da un tecnico per la presenza di due uomini nell’area del carrello di atterraggio.
Quando sono stati trovati, durante l’ispezione a fine volo, le due persone sono state subito dichiarate morte dai paramedici. A prendere il controllo delle indagini l’ufficio dello sceriffo della Contea di Broward, che procederà con l’autopsia per “determinare le cause del decesso di entrambe le persone”, ha annunciato il portavoce Carey Codd.
La Federal Aviation Administration, l’agenzia federale del Dipartimento dei Trasporti che si occupa del settore dell’aviazione, ha commentato che spesso molti clandestini si infilano nel vano del carrello d’atterraggio per evitare di essere scoperti senza rendersi conto di quanto poco spazio ci sia. Quindi finiscono schiacciati o muoiono per mancanza d’ossigeno o congelati quando l’aereo raggiungere quota.